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Cronaca

Tentato furto nella notte a Ventimiglia: arrestato algerino

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VENTIMIGLIA – Nella notte tentato furto in un’abitazione del centro. La Polizia di Stato arresta un algerino e sequestra decine di chiavi e merce rubata il giorno prima a Milano. Indagato anche per ricettazione e ingresso clandestino in Italia.

Polizia di Stato: tentato furto
Foto repertorio Polizia di Stato

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Ventimiglia hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di furto tentato un cittadino algerino.
Contestualmente lo straniero, 40 anni, senza precedenti, è stato indagato per il reato di ricettazione e per l’ingresso e il soggiorno irregolare sul territorio nazionale. L’intervento della Squadra Volante della Polizia di Stato si è verificato la notte scorsa, in un’abitazione di via Lungo Roja, a seguito della segnalazione al Numero d’Emergenza 112 da parte del proprietario. Questi, un ottantenne, aveva udito rumori sospetti nel suo appartamento e, subito dopo, aveva notato la sagoma di una persona in fuga nella strada sottostante.

I poliziotti, dopo aver raccolto la descrizione dell’uomo, perlustravano i dintorni e rintracciavano un individuo compatibile con il ricercato, successivamente identificato dalla vittima. Ogni dubbio veniva fugato dall’esito della perquisizione personale. Gli agenti, infatti, sequestravano al medesimo decine di chiavi di ogni tipo e marca, due telefoni smartphone, un pregiato occhiale da sole per donna e un coltello multiuso.
Gli investigatori del Commissariato di Polizia ventimigliese appuravano che i telefoni e gli occhiali da sole rinvenuti risultavano essere stati rubati il 26 ottobre scorso in una casa di Milano.
Lo straniero veniva inoltre trovato in possesso di un documento d’identità straniero sul quale sono in corso accertamenti ed esami scientifici per verificarne l’eventuale autenticità.
Nella mattinata odierna si è tenuto presso il Tribunale di Imperia il processo per direttissima. Dopo aver convalidato l’arresto ed il sequestro operato dai poliziotti, il giudice, richiesta dell’imputato, ha applicato la pena, sospesa, di 1 anno e 8 mesi di reclusione con confisca dei beni sequestrati e restituzione degli stessi ai legittimi proprietari.

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