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Cronaca

Stellantis, il commento del Presidente di Confindustria Piemonte Gay e del Presidente della Regione Cirio

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Torino, 4 gennaio 2021 – Oggi nasce ufficialmente un player automobilistico mondiale, che ha solide radici in Piemonte. Le garanzie occupazionali sono molteplici per i lavoratori di Fca, che sapranno un’altra volta fare la differenza.

Anche fornitori e partner piemontesi saranno una parte integrante del quarto costruttore mondiale di automobili. La qualità dei loro prodotti e delle loro idee sono note in tutto il mondo. È un ecosistema forte composto da 736 aziende che fatturano 18,6 miliardi e danno lavoro a 60.311 addetti nella nostra regione e che da tempo vivono la sfida della mobilità elettrica e intelligente, come dimostra la crescita in doppia cifra dei settori engineering e design. Aziende internazionali, votate all’export e che siedono abitualmente attorno a un tavolo con tutti grandi gruppi automobilistici.

Un segno distintivo che consentirà loro di essere leader anche in Stellantis, quando dovranno presentare prodotti e sviluppare competenze. L’auspicio è che i nuovi progetti del gruppo nato oggi siano e continuino a essere anche piemontesi e italiani, non solo perché lo vogliamo, ma perché l’eccellenza del nostro territorio ha le caratteristiche per meritarlo.

Di seguito, invece, le parole del Presidente della Regione Alberto Ciro:

Viviamo in un mondo globale dove unirsi diventa spesso la chiave per evolversi e continuare a crescere – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. La Fiat prima, Fca dopo e adesso Stellantis sono tappe importanti della storia del Piemonte e del nostro Paese, ma l’obiettivo è che lo siano soprattutto del loro futuro. Che questa nuova realtà sia più forte a livello mondiale è sicuramente un bene, ma deve rappresentare anche una garanzia che gli impegni occupazionali e gli investimenti sul territorio siano confermati e potenziati nel tempo. Perché non può esistere crescita senza ingegno e competenza. Due parole chiave che contraddistinguono le professionalità e la forza lavoro del Piemonte e dell’Italia”.

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