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Cronaca

Ricattavano e pestavano i clienti: fermata banda di spacciatori ad Alessandria

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ALESSANDRIA – Sceglievano con cura le proprie vittime tra i tossicodipendenti che si rivolgevano a loro per acquistare lo stupefacente, per lo più cocaina.

Individuati, anche in base alla potenziale disponibilità di denaro da estorcere, i due violenti spacciatori dapprima li rifornivano “a credito” di quantitativi anche rilevati di droga, successivamente, “gonfiando” a dismisura l’ammontare del costo dello stupefacente, cominciavano a minacciare pesantemente le loro vittime. Spesso i due passavano alle maniere forti, con pestaggi di inudita violenza, che almeno in una circostanza, così come ricostruito dagli investigatori, hanno provocato alla persona aggredita lesioni gravissime e permanenti, quali la perdita parziale della vista.

Debiti che raddoppiavano qualora le vittime non ottemperavano, nei termini stabiliti, al pagamento delle somme di denaro richieste, a causa di quelle che i malfattori erano soliti chiamare “multe”, facendo così intendere alle vittime che la somma di denaro estorta sarebbe certamente raddoppiata in caso di ritardo o mancato adempimento del pagamento di quanto “dovuto”.

A finire in manette S. S., 28enne di nazionalità albanese, nullafacente, irregolare sul territorio nazionale e L.F.A., 41enne alessandrino, operaio, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine. I due nei giorni scorsi sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, emesso dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Alessandria, dr.ssa Lisa Iovane, grazie alle molteplici, univoche e concordanti risultanze investigative raccolte in
modo certosino dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Alessandria, che riuscivano a comprovare, tra l’altro, oltre alla pericolosità dei soggetti anche il fondato pericolo che gli stessi potessero darsi alla fuga.

Le indagini sono state avviate lo scorso mese di agosto, a seguito della disperata denuncia della convivente di una delle vittime, un libero professionista domiciliato a Serravalle Scrivia. Quest’ultimo, nel frattempo, a seguito dell’ennesimo violentissimo pestaggio da parte dell’abanese spalleggiato dal 41enne, era stato ricoverato in ospedale ed aveva
addirittura perso parzialmente l’uso della vista.

Grazie a mirati servizi di pedinamento e all’analisi dei copiosi dati emersi nel corso delle attività tecniche immediatamente avviate, i Carabinieri sono riusciti a far luce su una vicenda caratterizzata da ripetuti soprusi e inaudita violenza, con cui i fermati erano riusciti ad estorcere alla loro vittima, in più circostanze, denaro per l’ammontare di oltre 40mila
euro
.

I militari hanno altresì accertato che quello posto in essere dai delinquenti era un modus operandi ben collaudato, che i due, avvalendosi della complicità di altri 4 soggetti, di età compresa tra i 58 e i 23 anni, residenti ad Alessandria, tra i quali una donna, tutti al momento deferiti in stato di libertà, avevano già adottato, in almeno un’altra circostanza, ai danni di un imprenditore edile 38enne di Felizzano e già meditavano di eseguire nei confronti di altri soggetti tossicodipendenti già individuati quali potenziali “obiettivi”.

I reati contestati, in concorso e a vario titolo, a carico degli indagati, vanno dallo spaccio di sostanze stupefacenti, all’estorsione pluriaggravata, alle lesioni personali aggravate e anche al tentativo di furto in abitazione aggravato, commesso proprio ai danni del citato libero
professionista.

Nel corso delle contestuali perquisizioni locali effettuate a carico dei due fermati e di uno dei denunciati in stato di libertà, sono stati rinvenuti e
sequestrati: materiale per il dosaggio e il confezionamento dello stupefacente; assegni e altro materiale ritenuto attinente ai reati per cui si procede, tra cui anche un apparato localizzatore GPS, che i delinquenti pianificavano di utilizzare per “seguire” i movimenti delle loro vittime, al fine di sequestrarle e, mediante violenze e minacce, riuscire ad
estorcere loro sempre più denaro.

Nel corso delle indagini, i Carabinieri alessandrini avevano fatto in modo che i due fermati, uno dei denunciati in stato di libertà ed un altro cittadino albanese, la notte tra sabato e domenica scorsi venissero tratti in arresto, in fragranza del reato di furto, dai colleghi di Asti. I quattro, ignari di avere alle calcagna i Carabinieri di Alessandria, erano partiti alla volta di Cessole (AT), dove venivano fatti bloccare e arrestare dai colleghi del posto subito dopo aver rubato, dal negozio di “Prodotti tipici BOGLIOLO Maristella e CIRIO Ettore” di quella via Roma, numerosi salumi e formaggi DOP, del valore di oltre 5mila euro, successivamente restituiti ai proprietari.

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