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Cronaca

La protesta nelle carceri è arrivata anche ad Alessandria

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È arrivata anche nelle carceri di Alessandria la rivolta dei detenuti in protesta contro le restrizioni imposte dal governo per contenere l’emergenza coronavirus covid 19.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

Il divieto dei colloqui per evitare possibili contagi anche all’interno dei reclusori italiani, ha scatenato rivolte da nord a sud, registrando anche dei morti. Un deceduto si è verificato sul pullman partito da Modena e diretto in Piemonte, per assegnare alle carceri di Alessandria, Aosta e Vercelli i detenuti che si trovavano a bordo. Pare che il 31enne sia deceduto a causa di un overdose, dopo avere saccheggiato, insieme ad altri, l’infermeria del carcere modenese.

Ieri pomeriggio, lunedì 9 marzo, i disordini sono iniziati all’interno del don Soria di via Venezia ad Alessandria, dove è stato dato fuoco a delle lenzuola e solo dopo un’azione compatta, gli agenti sono riusciti a riportare l’ordine. In serata poi la sommossa si è registrata al San Michele e qui le conseguenze sono state più gravi. In due sezioni è stato infatti appiccato il fuoco e sul posto sono dovute intervenire pattuglie dei carabinieri, polizia, vigili del fuoco e ambulanze del 118. I detenuti intossicati sono stati medicati all’interno, mentre diversi agenti penitenziari sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso di Alessandria. Uno di loro ha riportato la frattura di una mano. In serata la situazione del primo intervento del nosocomio era in fibrillazione e solo poche ore più tardi tutto è tornato alla normalità.

Il procuratore capo della Repubblica, Enrico Cieri, ha aperto due inchieste per quanto successo sia a bordo del pullman partito da Modena che nelle due carceri alessandrine.

La situazione è stata stigmatizzata con fermezza dal sindacato Osapp che in una nota ha ancora una volta sottolineato come i disordini e le sommosse siano figlie di almeno due anni di disorganizzazione e malgoverno all’interno delle carceri italiane “Ora abbiamo fatto appello al presidente del Consiglio Conte: prenda in mano lui la situazione”, ha scritto il sindacato.

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