AGGIORNAMENTO ORE 14.50
È stata ridotta in appello a 2 anni, 2 mesi e 20 giorni la pena inflitta a Lara Bombonati. In primo grado, era stata condannata dalla corte d’assise di Alessandria a 2 anni e 8 mesi.
La pena è già stata scontata.
È iniziato questa mattina, mercoledì 26 maggio, in corte d’appello a Torino, il secondo grado di giudizio per Lara Bombonati, la tortonese condannata nel 2019 dalla corte di assise di Alessandria a 2 anni e 8 mesi, perché ritenuta un’appartenente alla jihad.
Al termine del processo infatti, i giudici avevano ritenuto che la donna, durante la sua permanenza in Siria, avesse fiancheggiato organizzazioni terroristiche di matrice islamica.
Tesi rigettata dall’avvocato della difesa, Lorenzo Repetti, il quale, oltre a negare che la sua assistita fosse una terrorista, aveva anche sollevato molti dubbi circa i risultati discordanti delle perizie alle quali venne sottoposta la Bombonati, che di fatto non riuscirono a fornire un quadro univoco sulle reali condizioni psichiche della tortonese.
L’imputata era stata arrestata a Tortona dalla digos nel giugno del 2017: non aveva mai fatto mistero di essersi convertita alla fede islamica, religione che abbracciò insieme al marito conosciuto su internet. I due, considerati soggetti fragili, erano poi partiti dapprima per la Turchia e poi per la Siria. Qui l’uomo venne ucciso e lei, dopo essere stata espulsa dalla Turchia, era tornata in Italia. Al momento dell’arresto, Secondo la Digos, la Bombonati stava preparando un viaggio in Belgio per sposarsi con un islamico e poter così, fare ritorno in Siria.
Circostanza che la donna in aula aveva sempre negato, dichiarando che oltre a non conoscere la lingua araba, non si era mai occupata di faccende islamiche, non essendo una terrorista la Bombonati sta scontando la sua pena in una comunità