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Cronaca

Primo giorno di scuola, Cirio: “Che sia un anno da vivere insieme, da condividere”

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TORINO – Questa mattina, lunedì 13 settembre, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha augurato a tutti gli studenti un buon inizio del nuovo anno scolastico, condividendo sui social una foto che lo immortala con la figlia.

“Inizia un nuovo anno scolastico e io non posso che augurarvi che sia un anno da vivere insieme, da condividere. Me lo auguro con ogni forza da presidente e me lo auguro con il cuore da papà. – scrive Cirio nel post – Il periodo che ci lasciamo alle spalle è stato duro per ognuno di noi, moltissimo per voi. Ma lo avete affrontato con determinazione, pazienza e coraggio. Ripartite da qui. Camminando verso il vostro e il nostro futuro. Buon primo giorno di scuola”.

“Oggi inizierà un nuovo anno scolastico, con tutto il bagaglio di emozioni, paure, speranze che questo passaggio rappresenta per i nostri ragazzi e che la pandemia ha molto amplificato e caricato di peso e complessità. – scrive l’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, Elena Chiorino Sarebbe riduttivo, e anche ingeneroso verso gli sforzi che si stanno mettendo in campo per far ripartire la scuola in presenza e in sicurezza, parlare del 13 settembre “solo” come del primo giorno di scuola. Non è così, non è solo questo. È molto di più. È una sfida per la nostra Nazione, per la nostra Regione, per le Istituzioni, per le famiglie e per i nostri figli”.

“Fino a un anno e mezzo fa, mai avremmo immaginato di dover preparare i piccoli della prima elementare alle regole anti-Covid. Il primo giorno di scuola è molto di più del metro di distanza e dei banchi da sanificare: la scuola non è solo un luogo fisico dove dover presenziare giorno dopo giorno, ma è innanzitutto il cuore di un innegabile diritto. – continua la Chiorino nel post condiviso sulla sua pagina Facebook La scuola è vita, la scuola è socialità e deve riaprire in sicurezza. Come ho continuato a ribadire fin dal primo giorno in cui siamo stati travolti dall’emergenza sanitaria, mi batterò perché le scuole restino aperte con gli studenti in presenza: lo vogliamo tutti, dai dirigenti scolastici, agli insegnati, al personale ATA, ai sindacati, ma soprattutto lo desiderano i nostri studenti che hanno già perso tanto, troppo tempo prezioso”.

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