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Cronaca

Polizia Postale: 1.300 casi e 224 indagati in Piemonte e Valle D’Aosta nel 2020

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PIEMONTE – Sono stati oltre 1.300 i casi trattati dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle D’Aosta nel 2020, giungendo ad un totale di 224 indagati.

Quest’anno le attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni si è maggiormente intensificata, grazie ai mutamenti profondi nelle nostre abitudini di vita portate dall’emergenza pandemica, che hanno traferito quasi tutte le attività della vita quotidiana in rete (lavoro, scuola, tempo libero, formazione, cultura, relazioni).

Questo cambiamento, che ha soprattutto portato a un allargamento della platea degli utenti anche a soggetti normalmente poco adusi alle nuove
tecnologie, ha determinato una accresciuta esposizione alle aggressioni della cyber-criminalità.

Nel corso del 2020, il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) ha confermato il ruolo centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni nella lotta alla pedofilia e pornografia minorile online.
Con la sospensione delle attività scolastiche e la conseguente attivazione della didattica a distanza per tutti gli Istituti, molteplici sono state le segnalazioni relative a episodi di intrusione nelle piattaforme dedicate alla formazione degli studenti; la Polizia Postale ha svolto un assiduo monitoraggio anche sulle app di messaggistica istantanea, al fine di individuare i responsabili degli accessi non autorizzati, accertando la presenza di gruppi dedicati.

Le condotte delittuose che hanno registrato un incremento di circa il 110% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, riguardano i reati relativi allo sfruttamento sessuale dei minori online e dell’adescamento di minori online, per i quali sono stati eseguiti 69 arresti e denunciate
1192 persone.

Nell’ambito delle truffe online, nel corso del 2020 sono stati trattati complessivamente 98.000 casi. 500 le denunce formulate presso il Compartimento di Torino, tra queste prevalgono le truffe di e-commerce, circa 418; 12 le denunce presentate invece per truffe di natura sentimentale.

Nei primi mesi dell’anno, sono stati riscontrati numerosi casi di truffe online nella vendita di dispositivi di protezione individuale, considerata la ricerca pressante di mascherine, guanti, liquidi igienizzanti, attraverso la proliferazione di numerosi siti di e-commerce truffaldini dedicati al commercio di tali prodotti.

Molte anche le segnalazioni, e le conseguenti indagini, inerenti le
false raccolte fondi,
poste in essere attraverso siti web apparentemente riconducibili ad enti ospedalieri o accreditate da falsi patrocini di Istituzioni o Enti Pubblici (Regioni – Comitati vari).

Inoltre, è stato osservato, contemporaneamente alla chiusura dei luoghi di lavoro a seguito dell’introduzione delle misure di contenimento del virus, un incremento del fenomeno dei falsi annunci di lavoro.

Diverse anche le operazioni di indagine legate al crimine informatico, al financial cyber-crime, al cyber-terrorismo e alla diffusione di fake news.

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