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Cronaca

Piemonte: al via preadesioni 50-54, certificato vaccinale dal 17 maggio e self tracking più semplice

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Sarà attiva da domani, martedì 11 maggio, la preadesione per il vaccino anti-Covid da parte della fascia d’età 50-54 attraverso la piattaforma online della Regione Piemonte.

Lo ha annunciato la Regione nel corso di una conferenza stampa nella quale è stato fatto il punto sulla campagna vaccinale sul territorio.

Per eseguire la preadesione servono codice fiscale e documento d’identità. La registrazione tramite Spid non è vincolante.

A partire dalle 14 di oggi, lunedì 10 maggio, sul portale www.ilpiemontetivaccina.it tutti coloro i quali abbiano effettuato una preadesione, ricevuto la prima dose di vaccino oppure entrambe le cose, possono verificare lo stato della propria situazione e conoscere anche il  periodo in cui si riceverà la seconda dose.

Dal 17 maggio sarà inoltre scaricabile il certificato vaccinale con firma digitale, utile per lo spostamento verso le regioni di colore diverso (anche rosso). Sarà fattibile inserendo credenziali Spid, Cie, Certificato Digitale, Sistema Piemonte.

La Regione rende inoltre da subito gratuiti i mezzi di trasporto pubblici (metro, bus e treno) per le persone che devono andare a vaccinarsi. Vale nel giorno della somministrazione e sulla tratta rispetto al domicilio e il raggiungimento del centro. Sarà sufficiente mostrare l’appuntamento di vaccinazione per bus e treno, mentre per la metro il rimborso avverrà a posteriori.

“Nessuna preadesione è andata persa”, tranquillizza la dottoressa Carla Gaveglio, responsabile sanità Csi.

A inizio giugno dovrebbe partire la la preadesione per la fascia 40-49 anni, mentre verso la metà quella per la 30-39. Dalla seconda metà sarà invece la volta della fascia 18-30.

Luigi Icardi, assessore regionale alla Sanità: “Rimangono da fare 227.000 seconde dosi di AstraZeneca che andranno poi a esaurirsi successivamente, in seguito al mancato rinnovo del contratto di fornitura da parte dell’Ue con la casa farmaceutica. La seconda dose di AstraZeneca è comunque garantita a tutti i piemontesi a prescindere da questo. Per le prime dosi, d’ora in poi non si userà invece più. A seguire, si procederà con Moderna, Pfizer e Johnson & Johnson. A giugno arriveranno 25 milioni di dosi complessive all’Italia. In Piemonte, oltre 2 milioni. Un numero sicuramente incoraggiante per programmare meglio il futuro. Ai medici di base è stato consegnato in prevalenza AstraZeneca. Rimane il problema delle dosi. A loro daremo in via preferenziale Johnson & Johnson”.

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