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Cronaca

Piemonte, Icardi: “Dall’Inail 1,28 miliardi per 6 nuovi ospedali”

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PIEMONTE – La Commissione Sanità dà il via libera a maggioranza alla proposta di deliberazione sugli investimenti in edilizia sanitaria per la realizzazione di nuovi ospedali, che ora passa al vaglio dell’Aula.

Sono sei le nuove strutture, più la conferma per due ospedali già in programma (Vco e Asl To5), finanziate con un investimento complessivo di 1,28 miliardi da parte dell’Inail: Torino (185 milioni), Ivrea (140 milioni), Vercelli (155 milioni), Savigliano-Saluzzo-Fossano (195 milioni), Alessandria (300 milioni), Cuneo (310 milioni).

“Questi fondi sono già stati approvati dal governo – ha spiegato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi – e sono tutti a disposizione del Piemonte. L’accordo con Inail prevede che la Regione metta a disposizione i terreni e anticipi le spese per la progettazione che verranno poi rimborsate da Inail, mentre la Regione corrisponderà all’Istituto un canone annuo a valere sul capitale investito. Sulle spese di progettazione, stiamo valutando con l’Istituto delle soluzioni alternative per trovare le risorse necessarie, senza che la Regione debba necessariamente anticiparle”.

I gruppi di opposizione hanno lamentato la scarsità di tempo per il confronto su una materia così importante, chiedendo un ulteriore momento di discussione anche sulla situazione dell’Asl To5.
Il consigliere Alberto Avetta (Pd) ha chiesto se la regione sarà in grado di pagare il canone annuo, visto che non ha la possibilità di stanziare le risorse per la progettazione.
“Alcune strutture sono vecchie e molto dispendiose dal punto di vista energetico – ha rassicurato Icardi – con i nuovi ospedali contiamo di ottenere risparmi che ridurranno l’impatto di questa spesa e probabilmente avere anche delle economie. Su Asl To5 chiederemo l’approvazione del Consiglio, una volta che la Commissione incaricata avrà definito la scelta del sito”.

La seduta di Commissione è stata l’occasione per una comunicazione da parte dell’assessore – richiesta in apertura dalle opposizioni – sulla riduzione del numero di case di comunità, finanziate con il Pnrr, che passano da 93 a 82 a causa di tagli a favore delle regioni del Sud.

Nella seconda parte sono stati auditi i rappresentanti dell’associazione italiana sindrome fibromialgica: chiedono alla regione il riconoscimento della patologia, che colpisce una parte consistente della popolazione, quale malattia cronica e invalidante. In particolare chiedono l’assegnazione di un codice di identificazione come già accade in altre regioni ai fini dell’accesso a prestazioni specialistiche, e la costituzione di centri polivalenti multidisciplinari con una forte vocazione agli interventi concertati tra vari professionisti.

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