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Cronaca

Piemonte, aumentano i controlli sugli impianti termici: 270 hanno già riscontrato violazioni sulla normativa

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PIEMONTE- Il periodo compreso tra il 1° agosto 2021 ed il 31 luglio 2022, confermano la presenza di criticità sul campione selezionato per le ispezioni

1.186 impianti controllati, con potenza termica superiore a 100 kW, di cui 270 hanno già riscontrato diverse violazioni normative, corrispondenti al 23% del totale. E’ questo il bilancio di Arpa Piemonte, al momento.

La maggior parte delle irregolarità, che ad oggi è pari al 57% dei casi, sono dovute in particolare al non rispetto dei valori minimi di rendimento dell’impianto, mentre per un buon 32% è stato accertato il superamento dei limiti di NOx. Il restate 11% riguarda infrazioni relative alle norme sull’efficienza energetica, come la mancata manutenzione dello strumento o dell’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione.

Per 228 impianti, inoltre, sono state evidenziate carenze inerenti alla normativa sulla sicurezza, già segnalate agli Enti competenti quali Comuni, Province/Città Metropolitana, Inail o Vigili del Fuoco.

Il controllo ha interessato 48.000 abitazioni sul territorio regionale.

Il trend crescente del numero di ispezioni sugli impianti termici effettuati negli ultimi anni è frutto di un importante sforzo organizzativo messo in atto dall’Agenzia e di specifiche risorse destinate dalla Regione Piemonte per rendere più efficaci i controlli su una componente che contribuisce in modo significativo all’inquinamento dell’aria – sottolinea Angelo Robotto Direttore Generale di Arpa Piemonte – La messa a norma degli impianti a seguito di queste attività di controllo ha conseguenze rilevanti sul miglioramento del rendimento energetico degli impianti e sulla riduzione di emissioni di gas inquinanti quale l’NOx. La riduzione può essere stimata pari a circa 10 tonnellate all’anno di NOx a seguito della messa a norma degli impianti oggetto di sanzione nella scorsa stagione termica, dato che può raggiungere le 460 tonnellate all’anno di NOx ipotizzando un adeguamento alla norma di tutti gli impianti presenti sul territorio regionale. Tale stima di riduzione di emissioni di NOx è basata su valutazioni che tengono conto dell’entità del superamento di concentrazioni di NOx verificata nel corso delle attività di controllo, pari mediamente a circa 30 mg/kWh, e del fabbisogno medio energetico delle abitazioni, che è funzione della classe energetica e che si può stimare pari mediamente a circa 280 kWh/(m²anno).  Tali stime sono in accordo con quelle basate sui dati contenuti nell’inventario delle emissioni IREA sulla quantità di NOx attribuibile alle emissioni da caldaie con potenza termica inferiore a 50 MW alimentate a metano”.

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