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Cronaca

Prove di normalità per un’Italia che si avvia verso la zona bianca

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Continua a scendere l’indice Rt così come è in costante miglioramento la situazione dei ricoveri dei malati di Covid negli ospedali.

Con questi dati l’Italia da lunedì comincerà a colorarsi anche di bianco: in Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna cadranno tutte le restrizioni (compreso il coprifuoco) ad eccezione del distanziamento e dell’utilizzo della mascherina e fermo restando l’adozione dei protocolli di sicurezza previsti per i differenti settori.

Una situazione che a metà giugno potrebbe essere quella in cui si troverà più della metà del Paese. Anche il Piemonte, da ieri – come annunciato dal governatore Alberto Cirio – ha numeri da zona bianca e può quindi partire il conteggio che dopo tre settimane con gli attuali parametri può traghettare la Regione nella nuova fascia (a partire quindi dal 14 giugno), mentre la Liguria vede il traguardo della zona bianca dal prossimo 7 giugno.

Ovviamente bisogna continuare ad essere prudenti e non abbassare la guardia. Nelle regioni che saranno bianche prima dei termini dell’attuale decreto riprenderanno in anticipo tutte le attività la cui ripartenza era prevista tra il 15 giugno e il 1 luglio: matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso. C’è infine un’apertura da parte del commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo verso il mondo delle discoteche, dove a breve si potrà tornare ma senza la possibilità di scatenarsi in pista. Intanto si valuta l’ipotesi di vaccinare i più giovani all’interno dei locali.

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