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Cronaca

Peste suina africana, in arrivo una nuova ordinanza per gli allevamenti dei suini

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ALESSANDRIA- Ieri, l’incontro a Palazzo Ghilini

Forse c’è qualche speranza per gli allevatori di suini, in provincia di Alessandria. Come lo ha detto il Commissario straordinario per la peste suina africana Angelo Ferrari, pare che verrà eseguita una nuova ordinanza per la riammissione degli allevamenti dei maiali, dopo quasi un anno dal loro stop a causa dell’emergenza.

Infatti, da inizio marzo del 2022, solo nella zona infetta del basso Piemonte erano stati abbattuti 7 mila suini sani, per evitare il contagio da parte dei cinghiali. Al momento, però è ancora tutto fermo dalla primavera dello scorso anno: una situazione di cui le Cia regionali e provinciali del Piemonte e della Liguria avevano già denunciato più volte, mettendo in risalto soprattutto la perdita in denaro degli imprenditori, ancora costretti a non poter praticare il proprio lavoro.

Ma se da una parte c’è chi non può lavorare, d’altro canto i fatti sono altresì molto gravi per chi continua a farlo, come le imprese agricole, che durante la scorsa estate si sono visti divorare dai cinghiali ettari ed ettari di terreno, perdendo così gran parte del raccolto. E se la materia prima manca, la tavola non può che restare vuota.

Intanto, durante l’incontro di ieri è stato fatto anche un ulteriore punto sulla questione caccia. “Non è vero che noi cacciatori siamo contro gli abbattimenti, come lo hanno dichiarato alcuni articoli nelle scorse settimane – ha detto Giorgio Storace, del Gisc di Alessandria – Siamo i primi a dire che sono essenziali per porre fine a questo inferno della peste suina. Stiamo solo aspettando il via dall’alto.” E gli 800 mila euro promessi dal Governo? “Ancora nulla” – ha concluso Storace.

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