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Cronaca

Nuovo Dpcm: scuole chiuse in zona rossa, le misure dal 6 marzo al 6 aprile

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ROMA – In una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi questo pomeriggio, martedì 2 marzo, il ministro alla Salute Roberto Speranza e il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini hanno presentato le nuove nuove misure del Dpcm sull’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Le nuove misure entreranno in vigore da sabato 6 marzo e saranno valide fino al 6 aprile.

“Il principio guida del nuovo Dpcm è la tutela della salute come questione fondamentale e faro, linea guida essenziale. – ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza sottolineando come la curva dei contagi abbia dato segnali robusti di ripresa e risalita soprattutto a causa delle varianti ormai diffuse anche in Italia, in primis quella inglese, ma anche quelle sudafricana e sudamericana.

“Questo è un decreto che prova a mantenere un impianto di conservazioni delle miscure essenziali che sono vigenti” – sottolinea il ministro della Salute annunciando che rimarrà in vigore il sistema di divisione a fasce di colore (le ormai conosciute aree rosse, arancioni, gialle e bianche).

Proprio a causa della maggior propagazione della variante inglese, che ha una particolare capacità di diffusione nelle fasce di popolazione più giovane, nelle zone rosse le scuole di ogni ordine e grado saranno in Dad, così come “nei territori dove il tasso di incidenza del virus è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti”.

“Non è un decreto last minute – ha commentato il ministro per gli affari regionali Mariastella GelminiAbbiamo cercato di acquisire il più possibile il punto di vista delle amministrazioni. Abbiamo assunto un’altra proposta delle Regioni, quella di un tavolo per valutare i 21 parametri. Sarà un tavolo tecnico, ma sarà un momento in cui bilanciare i criteri e valutare se sarà necessario un cambiamento”.

Sulla questione della didattica a distanza, il ministro Gelmini ha dichiarato un potenziamento della Dad grazie al Recovery Fund e un supporto alle famiglie attraverso maggiori congedi parentali. “Nel decreto sostegno abbiamo previsto risorse per 200 milioni di euro per il supporto alle famiglie.” – ha annunciato il ministro Gelmini.

Tra le note positive c’è la riapertura dei luoghi della cultura, teatri e cinema, nelle zone gialle dal 27 marzo, soltanto con prenotazione online e con una capienza che non potrà superare il 25% di quella massima.

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ha invece fatto alcune precisazione riguardo l’andamento della diffusione delle varianti nel Paese: La variante inglese ha una prevalenza stimata intorno al 54% secondo un dato del 18 febbraio, quindi ad oggi il valore è più alto. Quella della variante brasiliana è invece intorno al 4,3% e soprattutto nelle regioni del centro Italia. La variante inglese è quella maggioritaria e lo sarà sempre di più e bisogna quindi contrastarne la trasmissibilità. Per la variante brasiliana bisogna invece procedere con misure di contenimento”.

“La variante inglese ha un maggior potere infettante sui giovani che non si associa a patologie più gravi. -ha spiegato presidente del Cts Franco LocatelliSappiano inoltre da tempo che la variante inglese non mostra segni di contrasto ai tre tipi di vaccino, mentre per la variante brasiliana ancora non sono presenti studi ufficiali”.

Confermato, fino al 27 marzo, il divieto di spostamento tra Regioni e il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo. Rimane consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità.

È possibile recarsi nelle seconde case anche fuori dalla propria regione purché ci si trovi in zona gialla o arancione e soltanto con il proprio nucleo familiare.

Fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi a casa, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. È permessa la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni

Confermata anche la chiusura nei weekend dei centri commerciali.

Nelle zone rosse, resteranno chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre restano chiusi in tutte le zone palestre, piscine e impianti sciistici.

Per quanto riguarda bar e ristoranti, rimangono in vigore le misure in base alle diverse zone, mentre in tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.

Nella zona bianca, in cui decadono tutti i divieti previsti nella zona gialla, rimangono sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto.

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