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Cronaca

Nuovo decreto anti Covid: più libertà per i vaccinati

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La morsa del Covid rallenta la presa e, grazie ai vaccini, “l’Italia sta gestendo la quarta ondata dovuta alla variante Omicron mantenendo tutto aperto, a differenza di altri paesi come Germania, Olanda e Austria che hanno dovuto ricorrere a lockdown o a chiusure di attività”: lo ha affermato il coordinatore del Cts Franco Locatelli all’indomani dell’approvazione del nuovo decreto governativo che aggiusta il tiro in materia di limitazioni anti Covid che – se tutto procede in discesa – potrebbe avere un’ulteriore svolta relativamente all’obbligo delle mascherine, che per ora vanno indossate all’aperto anche in zona bianca (imposizione che, solo per chi è in fascia bianca vige fino al prossimo 10 febbraio) ma che presto potrebbero sparire del tutto anche nel resto d’Italia, dove resta il sistema dei colori.

Le nuove norme saranno tecnicamente operative da lunedì 7 febbraio e, in sostanza, premiano i vaccinati, che non avranno più restrizioni – neanche in zona rossa -, con green pass con durata illimitata per chi ha completato il ciclo vaccinale ma anche per chi ha fatto solo due dosi di vaccino ed è guarito dal Covid. E ancora: per quanto riguarda i turisti stranieri ed il loro accesso in hotel e ristoranti (all’estero non esiste il green pass rafforzato), chi è vaccinato e guarito da meno di 6 mesi, potrà accedervi con il pass base. Chi invece ha un certificato di guarigione o vaccinale da più di sei mesi – compresi quelli ottenuti con Sputnik o con altri vaccini non autorizzati dall’Italia – dovrà mostrare l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 se molecolare. Tampone che non è obbligatorio se si è guariti dopo aver completato il ciclo di vaccinazione. 

E poi c’è il discorso scuola: si va, finalmente a mettere un poco d’ordine nella babele di regole che ha creato non pochi problemi a migliaia di famiglie e mandato nel caos il sistema scolastico. In sintesi la Dad passa da 10 a 5 giorni in tutte le scuole di ogni ordine e grado e rimarrà solo per i non vaccinati, ad eccezione della fascia 0-6 anni, nella quale non è autorizzata la vaccinazione. La differenza, dunque, è che negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, tutti i bambini rimarranno a casa quando in classe ci sono 5 o più casi di positività al Covid e non più alla presenza di un caso come avviene oggi. Alle elementari, medie e superiori, invece, la didattica a distanza scatterà solo per i non vaccinati. Chi resta in classe e ha più di sei anni dovrà utilizzare le mascherine FFp2 mentre a nidi e infanzia, dove per i bimbi non c’è obbligo di dispositivi di protezione, ad usare le Ffp2 saranno solo i docenti. Più in generale il taglio delle quarantene Covid per i positivi asintomatici dovrebbe scattare nell’arco delle prossime tre settimane e passare da 7 a 5 giorni, mentre lo stato di emergenza – in scadenza al 31 marzo – potrebbe essere non rinnovato, aprendo definitivamente la strada alla normalizzazione di questo lungo periodo di pandemia.

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