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Cronaca

Lucchini: “Risposta sanitaria pressoché invariata da marzo, siate responsabili”

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ACQUI TERME – Quest’oggi, sabato 7 novembre, il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini, ha voluto lanciare un appello agli acquesi sui social, spiegando quale sia la differenza tra il lockdown di marzo e quello attuale.

“A molti potrà sembrare che rispetto al lockdown di marzo oggi abbiamo una situazione migliore. – spiega Lucchini – Invece tutti noi abbiamo una responsabilità maggiore rispetto a questa primavera, sia per quello che abbiamo vissuto, sia per quello che dobbiamo considerare di dover vivere in prospettiva”.

“Se è vero che quelle emanate ad oggi dal Governo sono disposizioni che in qualche modo lasciano qualche spiraglio più aperto, perché siamo in condizioni socio-economiche davvero difficili, e altresì vero che la risposta di tipo sanitario rispetto al periodo del primo lockdown è rimasta pressoché invariata. – commenta il primo cittadino di Acqui Terme – Ai tanti che credono che poter interpretare al cavillo le norme ribadisco un concetto che è estremamente importate: la norma va semplicemente compresa, e la comprensione sta nel fatto che purtroppo la risposta di tipo sanitario che si può offrire ai cittadini rimane la stessa di marzo e aprile”.

“Quello che chiedo a tutti è di comprendere non esiste solo un problema di tipo epidemiologico, ma anche una limitazione dal punto di vista sanitario. Se ci sono meno possibilità di essere curati perché buona parte del personale viene concentrata sui pazienti Covid, dobbiamo fare tutto il possibile per evitare di essere ospedalizzati e l’unico modo per evitare questa evenienza è rimanere quanto più possibile a casa” – sottolinea Lucchini, ricordando che nelle case di cura iniziano a verificarsi i primi problemi di turnazione a causa delle prime positività verificatesi tra il personale sanitario.

“Se tutti non assumiamo una responsabilità maggiore, faremo fatica ad arrivare alla fine dell’inverno. Per questo chiedo maggiore respondabilità e attenzione. Se applicate nella giusta maniera, queste disposizioni potranno essere utili per avere un allentamento più avanti”.

Il sindaco ha poi concluso lanciando un invito ai baristi locali: “La norma prevede che si posso tenere aperto facendo l’asporto, ma se la bypassiamo facendo servizio a 5 metri, non facciamo una cosa furba, anzi, rischiamo di fare harakiri, perché quelle persone che serviamo a 5 metri e che fanno capannello per prendere il caffè sono le stesse che domani, se contagiate, non potranno più essere nostre clienti”.

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