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Cronaca

L’Italia verso la riapertura: da oggi “via la maschera”, ma solo all’aperto

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11 febbraio 2022: una data che – con ogni probabilità – andrà presto a finire nel calderone delle scadenze o ripartenze Covid, ma che – oggi più che mai – regala quella sensazione di liberazione attesa da tempo.

Via la mascherina all’aperto, quindi da stamane, per chi vuole, in vista di un altro step importante verso l’uscita dal tunnel della pandemia: quello del termine dello stato di emergenza, il prossimo 31 marzo, che il governo sembrerebbe propenso a non prorogare, in virtù anche del progressivo calo dei contagi anche se purtroppo la curva dei decessi è l’ultima a calare, con un’Italia che ha superato i 150mila morti per Covid.

Da oggi, intanto, oltre a poter tornare a guardarsi a viso scoperto negli spazi esterni (resta ancora l’obbligo di mascherina in caso di assembramenti e al chiuso). Da questo fine settimana si tornerà anche a ballare, con la riapertura delle discoteche, il settore che è stato più penalizzato in questi due anni di emergenza e che, se si eccettua una piccola parentesi nell’estate del 2020, è rimasto sempre chiuso: dovranno mantenere una capienza del 50% al chiuso e si potrà stare senza la mascherina solo in pista.

Ma mascherine e discoteche sono solo i primi due step di quella road map annunciata dal presidente del Consiglio Mario Draghi per riaprire il paese, che – oltre al 31 marzo -, quando scadrà lo stato d’emergenza, vede un’altra data in prospettiva: il 15 giugno, quando invece finirà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.

L’altro passaggio fondamentale verso una vera riapertura del Paese è il poter tornare a far visita per 45 minuti al giorno, dal 10 marzo, ai propri cari ricoverati in ospedale. A prevederlo è un emendamento al decreto legge 221 approvato ieri dall’Aula del Senato. Nelle Rsa l’accesso sarà consentito solo ai possessori del Super Green Pass e con le mascherine Ffp2. Ad oggi i familiari possono entrare solo nelle sale d’attesa e con durate molto variabili. Il decreto dovrà essere approvato entro il 22 febbraio. Intanto arriva dal direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, l’annuncio che Novavax, il vaccino che piace ai No Vax, arriverà il 24 febbraio. In questa fase, dove si ipotizza più un richiamo annuale antiCovid che una quarta dose per chi ha già espletato il percorso vaccinale, le persone senza nemmeno una dose sono ancora 7,1 milioni.

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