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Cronaca

La torinese Smat Spa al Festival dell’Acqua di Venezia

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VENEZIA – L’esperienza fa la differenza: è il caso di Smat Spa (società di proprietà pubblica operante nel campo del servizio idrico integrato, che gestisce la rete idrica e fognaria di Torino e di parte della provincia) che domani, al Festival dell’Acqua di Venezia, interverrà sul tema del “Telecontrollo per la città di Betlemme”.

Smat Spa al Festival dell'Acqua a Venezia
Smat Spa di Torino al Festival dell’Acqua a Venezia

Il team di ingegneri, chimici e biologi Smat che fanno capo al Centro Ricerche di Torino (un’altra sede si trova a Castiglione Torinese) è infatti un’eccellenza sul territorio, capace di promuovere la propria expertise laddove non ci sia sufficiente esperienza, come nel caso di questa città della Terra Santa. Questo patrimonio made in Piemonte sarà messo a disposizione di giovani ricercatori palestinesi, i quali potranno contare su un patrimonio di conoscenze stratificate, che affondano le proprie radici in una realtà nata negli anni ’50, divenuta Smat dal 2001, in seguito alla fusione tra l’Azienda acque metropolitane Torino SpA e l’Azienda Po Sangone.

Solo pochi giorni fa il gruppo torinese aveva avviato i lavori del piano di sicurezza dell’acqua per la città sabauda. Un percorso, questo, che ha la finalità di mappare tutte le sorgenti identitarie attraverso uno studio in grado di prevenire qualsiasi tipologia di rischio. Il piano, infatti, sulla base della metodologia elaborata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e contenuta nella Direttiva europea, dovrà catalogare i “pericoli” ai quali è sottoposta la risorsa acqua: da quelli naturali (alluvioni, siccità, terremoti) a quelli “antropici”, indagando la presenza degli inquinanti emergenti, in particolare PFAS e microplastiche e prendere in esame anche la valutazione del probabile rischio di attacchi terroristici.

<I lavori del Piano di Sicurezza – ha sottolineato Paolo Romano, Presidente Smatsono il risultato dell’esperienza che l’azienda ha maturato nel 2006 quando, coinvolta direttamente nell’organizzazione delle Olimpiadi Invernali, aveva avviato un’importante attività di gestione dei possibili eventi di rischio, redigendo Piani di Crisi, Piani di Emergenza e Piani di Pronto Intervento finalizzati a predisporre tutte quelle azioni volte a ridurre l’impatto negativo di eventi straordinari>. Contrastare, mitigare e – nel caso – arrestare: questi i tre punti del “Piano di Sicurezza di Torino”, che non solo verrà poi esteso a tutti i comuni serviti dall’azienda, ma può essere un modello applicabile su scala internazionale. 

Il Festival dell’Acqua è organizzato da Utilitalia (la Federazione che raccoglie le imprese dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia) insieme alla multiutility veneziana Veritas e ha fatto prima tappa (la scorsa primavera) al Forum di Bressanone, in Trentino Alto Adige. Due le giornate di confronto, nella sede veneziana della Fondazione Querini Stampalia, per le aziende associate a Utilitalia e per tutti i soggetti che a diverso titolo si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità. In programma 140 relatori sulle tematiche della governance partecipata e i modelli organizzativi, sui nuovi scenari legati anche al cambiamento climatico e alla solidarietà internazionale. Aprirà i lavori, insieme ad altre autorità, Mauro D’Ascenzi, presidente Utilitalia Servizi e Amministratore Delegato di Acos Spa, holding industriale del Gruppo Acos di Novi Ligure.

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