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Cronaca

Guerra Ucraina: a Campo Ligure un presidio per la pace organizzato da Anpi e l’associazione “Memoria della Benedicta”

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CAMPO LIGURE – L’Associazione “Memoria della Benedicta” e l’ANPI (della Provincia di Alessandria e della Città metropolitana di Genova e delle sezioni della Valle Stura) in collaborazione con l’Associazione Paesaggi della Memoria organizzano per domenica 6 marzo, a Campo Ligure, un presidio per la pace contro la guerra che si svolgerà in Piazza Vittorio Emanuele, a partire dalle ore 10.

Free picture (Ukrainian Flag) from https://torange.biz/flag-ukrainian-51266

“La manifestazione intende esprimere solidarietà e sostegno alla nazione e al popolo dell’Ucraina, vittime dell’aggressione militare e dell’invasione decise unilateralmente dal Presidente della Russia, Vladimir Putin, in totale spregio delle regole di pacifica convivenza che informano i rapporti tra le nazioni. – spiega l’associazione “Memoria della Benedicta” – L’immediata cessazione degli attacchi militari da parte dell’esercito russo, che stanno duramente e drammaticamente colpendo in particolare i civili, tra i quali numerosi bambini, è premessa indispensabile perché si possa trovare e praticare in modo efficace la strada della diplomazia, nella ricerca delle intese necessarie a ripristinare, nel cuore del nostro continente, una condizione di pace e convivenza.”

Il presidio è organizzato a Campo Ligure, da cui si diparte una delle strade che conduce al sacrario della Benedicta e i cui abitanti conservano viva la memoria della tragica vicenda che 78° anni fa portò al massacro di centinaia di giovani partigiani, che avevano deciso di cacciare dall’Italia gli invasori tedeschi, di combattere la dittatura fascista e di regalare al Paese indipendenza, libertà, democrazia e pace.

Il valore di quel sacrificio è ancora vivo ed è utile richiamarlo ora, facendo appello alle istituzioni nazionali, europee ed internazionali, perché si facciano carico di interpretarlo con coerenza, nel perseguire ogni iniziativa che possa far cessare il devastante impatto delle armi e l’inevitabile spirale di violenza che esso porta con sé, perseguendo le vie della pace, per quanto esse possano oggi apparire impervie.

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