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Cronaca

Guerra in Ucraina: il cuore grande dei piemontesi e dei liguri pronti all’accoglienza

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Ci sarebbe l’accordo, tra Russia ed Ucraina, su una serie di “corridoi” di evacuazione dei civili per l’intera giornata di oggi. E, nel frattempo, mentre gli uffici immigrazione restano in attesa di ricevere indicazioni dal Ministero dell’Interno sulla tipologia di permesso di soggiorno temporaneo da rilasciare ai cittadini ucraini in uscita da quel Paese, l’Europa offre casa di rifugiati.

In Piemonte sono circa 1500 le famiglie che hanno accolto l’invito della Regione ad ospitare i profughi. “Oggi più che mai il cuore dei piemontesi si è dimostrato grande – hanno sottolineato il presidente della Regione Alberto Cirio e gli assessori Marco Gabusi e Chiara Caucino -. Il Piemonte già dalla scorsa settimana ha attivato un Coordinamento regionale in costante contatto non solo con il Consolato, ma anche con le Prefetture e gli Enti locali e sta facendo tutto ciò che è nelle sue possibilità per offrire tutto il supporto possibile a chi sta fuggendo dalla guerra”.

Moltissimi i volontari che si stanno prodigando, coordinati dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa ma anche da Caritas e altre associazioni solidali, per favorire un inserimento dignitoso di queste famiglie – soprattutto mamme a bambini – in cerca di un’apparente normalità.

Ieri, a Torino, i primi bambini ucraini sono riusciti a riprendere la scuola: sono fuggiti da Kiev e, anche se non si sa quanto rimarranno a Torino, per loro è ora importante vivere il più possibile una quotidianità lontana dai bombardamenti e da quello che altri bambini come loro stanno vivendo in Ucraina.

A Genova la Questura è pronta ad istituire “un canale dedicato che consentirà agli aventi diritto l’accesso prioritario agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione“. La procedura, spiega una nota, verrà pubblicizzata attraverso i canali informativi delle varie Istituzioni coinvolte nella gestione dell’emergenza ed a mezzo stampa, con l’indicazione della documentazione necessaria al rilascio del titolo autorizzativo. Tutti i cittadini ucraini che hanno lasciato nelle ultime settimane il Paese “dovranno comunicare la loro presenza mediante la dichiarazione di ospitalità,

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