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Cronaca

Novi Ligure: dietro front della giunta sulla gestione degli impianti sportivi?

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NOVI LIGURE – Dietro front dell’amministrazione comunale sulla gestione degli impianti sportivi. Questo è quanto sembra emergere dall’incontro d’urgenza convocato negli scorsi giorni dall’assessore Andrea Sisti al quale ha preso parte l’ente gestore uscente SportInNovi, il cui ruolo andrà a esaurirsi il prossimo 31 marzo.

Una riunione che ha anche visto la presenza del sindaco Gian Paolo Cabella e durante la quale la giunta avrebbe chiesto alla società consortile quali fossero le condizioni affinché si potesse riaprire un tavolo di discussione dopo la rottura tra le parti che si era consumata negli scorsi mesi.

Una frattura aperta dalla decisione di non rinnovare la proroga per altri 18 mesi, poi ritrattati a 12 prima del no definitivo, come conseguenza della linea dura tenuta dai consiglieri Giacomo Perocchio, che è anche segretario cittadino della Lega, e Luciano Saracino e poi appoggiata dal primo cittadino.

Da lì, la decisione del presidente Michele Scotto Di Luzio di portare a liquidazione una realtà attiva dal 2006 come consorzio e poi dal 2013 come società consortile a responsabilità limitata.

Dopo il burrascoso licenziamento dell’ex assessore Costanzo Cuccuru, favorevole invece alla proroga così come l’ex capogruppo del Carroccio Marco Bertoli, il subentrato Sisti si è quindi trovato con in mano una questione che molto probabilmente non avrebbe voluto affrontare.

È della scorsa settimana la sua proposta di gestione delle strutture in modalità differenti, suddivise tra affidamento diretto e bando pubblico. Un’idea che società e associazioni sportive non hanno però accolto con favore e che sembra quindi inevitabilmente destinata a naufragare sul nascere.

Con la scadenza ormai imminente e un concreto rischio di paralisi alle porte, un tentativo di ritorno al passato sembra quasi inevitabile. “La condizione primaria per sedersi nuovamente al tavolo è il rinnovo della convenzione fino al 30 giugno 2023, limite massimo previsto dal decreto rilancio – commenta Scotto Di Luzio -. Tutto il consiglio direttivo concorda su questo punto. La nostra apertura non deriva da alcun accordo politico, ma solo ed esclusivamente dalla volontà da parte nostra di non mettere in difficoltà le realtà sportive in un momento così critico come quello attuale. Siamo ora in attesa di una nuova convocazione da parte dell’amministrazione per capire come procedere”.

Oltre all’aspetto organizzativo, che ricade direttamente su circa 3000 novesi di tutte le età iscritti nelle varie associazioni, rimane però quello politico. Saracino, eletto con la Lega e ora nel gruppo misto, è infatti presidente della commissione consiliare che si occupa, tra le varie tematiche, anche di sport. Difficile ipotizzare che SportInNovi possa riaprire la discussione se la persona che ne aveva di fatto sancito l’allontanamento ha ancora voce in capitolo sull’argomento.

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