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Cronaca

Soccorsi Piemonte: “Sistema geolocalizzazione 112 troppo generico”

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Dopo la tragica morte dell’alessandrino Romano Destefanis, pensionato di 62 anni deceduto dopo essere finito in una scarpata con il suo fuoristrada nei pressi dei Cabella Ligure, i sindacati dei soccorsi fanno sentire la propria voce lamentando la poca efficacia del sistema di geolocalizzazione del 112.

Il soccorso alpino ha infatti adottato un sistema in grado di far partire dal cellulare del disperso un sms con la posizione precisa ma deve essere la persona stessa a dare l’approvazione per attivare il sistema di ricerca dal suo telefono e può capitare, come nel caso di Destefanis, che il richiedente aiuto non abbia la forza per farlo.

Mancando questo passaggio, i soccorritori hanno dovuto battere a piedi tutta la zona boschiva circostante per individuare l’auto della vittima, invisibile dall’elicottero in quanto nascosta tra una fitta vegetazione.

Questo il contenuto della lettera inviata al governatore Alberto Cirio:

“Le criticità del meccanismo di allarme attraverso il 112 sono le stesse che avevamo già illustrato in passato. Chiediamo da molto tempo una riconfigurazione del dispositivo di emergenza in chiave “interforze”, un’esigenza presentata l’anno scorso attraverso il Manifesto “Piemonte Sicuro” all’allora candidato presidente Cirio, che ne sottoscrisse i contenuti senza esitazione. Le audizioni precedenti sono state inutili, serve un tavolo di lavoro per studiare nuove soluzioni”.

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