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Cronaca

Genova: rapina una tabaccheria, arrestato

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GENOVA – La Polizia di Stato ha arrestato ieri mattina, martedì 3 febbraio, un genovese di 23 anni per il reato di rapina a mano armata.

Scullino

Il giovane, armato di cutter, è entrato in una tabaccheria di via Don Minetti e, dopo aver minacciato il proprietario, si è impossessato del registratore di cassa per poi scappare.

Un cittadino, che aveva visto tutta la scena, lo ha però inseguito tanto da portare il giovane ad abbandonare sia il registratore che il cutter.

Una volante, intervenuta rapidamente in soccorso del titolare della tabaccheria, è riuscita, anche grazie all’aiuto del testimone, ad intercettare e bloccare il 23enne in via San Benedetto. Gli operatori hanno poi recuperato il registratore, con circa 600 euro dentro, ed il cutter.

Il giovane ladro, con precedenti di Polizia, è stato accompagnato presso il carcere di Marassi a disposizione dell’AG.

Minaccia la ex e la figlia minore. Arrestato.

Via dei Pescatori, ore 22.40

La Polizia di Stato ha arrestato un marocchino di 41 anni, pluripregiudicato, per il reato di atti persecutori.

L’uomo ha cercato di entrare a forza in casa della sua ex fidanzata, che si trovava all’interno con la figlia minore, colpendo la porta con forti pugni per poi urlare “so dove hai il gas e ti faccio esplodere la casa”.

Per fortuna due volanti dell’U.P.G., intervenute rapidamente in soccorso delle due vittime, hanno bloccato il 41enne.

La donna hai poi raccontato agli agenti di aver incominciato la relazione con l’uomo nel 2017 e, dopo un periodo di tranquillità e serenità, quest’ultimo iniziava ad essere nervoso, aggressivo e possessivo in modo particolare quando era ubriaco. Successivamente nel mese di settembre 2019 il 40enne, in preda ai fumi dell’alcool aveva aggredito, per futili motivi, la donna tanto da procurargli lesioni guaribili in 7 giorni.

A quel punto la vittima decideva di cacciarlo di casa per poi denunciarlo, anche per proteggere la figlia minore.

Ennesimo episodio il 27 gennaio scorso quando il violento, domiciliato nello stesso stabile, sempre per futili motivi, dava in escandescenza sferrando tre schiaffi alla donna che, per non turbare ulteriormente la figlia, aveva poi deciso di non denunciare l’accaduto.

Ieri però la vittima, che in tutto questo tempo ha vissuto nell’ansia e nella paura tanto da farle cambiare le proprie abitudini di vita, ha deciso di interrompere la striscia di violenze chiamando la Polizia.

Il 40enne, già condannato in passato per violenze in famiglia ai danni della ex moglie, è stato accompagnato in carcere a disposizione dell’AG.

Spacciano crack nel centro di Sestri e fanno resistenza ai poliziotti che li fermano . Due arresti

Indagine del Commissariato Sestri

La Polizia di Stato di Genova ha arrestato due cittadini del Senegal di 25 e 30 anni per resistenza e lesioni a P.U. e li hanno denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Avevano scelto una delle principali vie di Sestri Ponente, via Ciro Menotti, per piazzare decine di dosi di “crack” : uno vendeva all’interno di un portone, l’altro faceva da “palo”.

Il loro comportamento non è passato inosservato ed è stato oggetto di paziente appostamento da parte dei poliziotti del Commissariato Sestri Ponente. Pazienza premiata nel momento in cui, verso le 20,30 serali di qualche giorno fa, un ragazzo sudamericano è entrato nel portone, ha dato 20 euro al senegalese e questi ha ceduto un piccolo involucro di cellophane, il cui contenuto è stato consumato sul posto dal “cliente”.

Sono stati fermati tutti e tre e i due senegalesi, per sottrarsi al controllo, hanno ingaggiato una colluttazione con gli operatori. Hanno tentato di fuggire buttando una parte delle dosi in loro possesso in uno dei tombini fognari presenti lungo la strada, ma l’ausilio di un equipaggio della Volante del Commissariato ha fatto si che i due, a fatica, siano stati caricati in auto e portati in Ufficio. All’interno dei giubbotti indossati, in due taschine appositamente cucite, i due senegalesi celavano quasi 400 euro, la stragrande maggioranza in banconote da 20 euro, il “prezzo di mercato” delle dosi vendute.

I poliziotti intervenuti hanno riportato diverse contusioni, loro successivamente refertate all’Ospedale Evangelico di Voltri.

Il modus operandi degli spacciatori viaggia sul filo dei cellulari dei loro clienti: in pratica i due hanno una fitta rubrica di utenze di “consumatori”, che vengono contattati a più riprese sino all’appuntamento finale, un vero proprio “marketing” della droga.

I due extracomunitari sono stati arrestati e processati per direttissima per la resistenza e le lesioni, nonché denunciati per lo spaccio di sostanze stupefacenti: reati per i quali è stata disposta dall’Autorità Giudiziaria la misura della presentazione quotidiana con obbligo di firma presso il Commissariato.

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