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Cronaca

Serravalle Scrivia: abbattuto l’ultimo diaframma nella galleria del Terzo Valico

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SERRAVALLE SCRIVIA- È stato abbattuto il diaframma della galleria del Terzo Valico sul binario dispari. Il completamento della galleria Serravalle consentirà il collegamento strategico di tutti i cantieri operativi che si sviluppano in una tratta di tracciato di linea ferroviaria di circa 22 Km.

“Elisa”, questo il nome della TBM (Tunnel Boring Machine), ha rotto la barriera intorno alle 12,35 di oggi, venerdì 16 aprile.

All’evento hanno preso parte, chi dal vivo e chi in videoconferenza, il Commissario Straordinario di Governo per il completamento dei lavori del Nodo ferroviario di Genova e il Terzo Valico, Calogero Mauceri, i Presidenti della Regione Liguria e della Regione Piemonte, Giovanni Toti e Alberto Cirio, l’Amministratore Delegato Webuild Pietro Salini, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti e il Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.

Tutti gli interlocutori hanno sottolineato l’importanza di questo grande passato in avanti verso la prosecuzione dei lavori, che una volta terminati consentiranno al porto di Genova di essere collegato con quello di Rotterdam attraverso una rete diretta, risparmiando 5 giorni di navigazione.

I pendolari tra Milano e Genova potranno spostarsi da una città all’altra in meno di un’ora a differenza dell’ora e 40 minuti attuale. Inferiore ai 60 minuti sarà anche il tragitto tra Genova e Torino.

Sono 434 le imprese coinvolte nell’opera, con circa 3200 tra operai e impiegati arruolati.

Il totale degli scavi sotterranei della grande opera ha superato il 65% dei lavori, mentre il totale assoluto ha superato il 50%. Il Terzo Valico dovrebbe essere completato nel 2024.

Calogero Mauceri: “Da quando ho assunto l’incarico di commissario, insieme agli altri attori e le maestranze e le istituzioni regionali e locali, abbiamo potuto constatare un miglioramento significativo. È un passo importante nella realizzazione di questa grande opera pubblica che con questo abbattimento vede un significativo passo in avanti nel suo completamento”.

Pietro Salini: “Anche in un clima così duro si possono fare cose importanti per il paese ed è giusto celebrarle. Il cantiere del Terzo Valico racconta tante eccellenze e tanti problemi del nostro paese. Un cantiere nato nel 1991 che dopo un percorso complicato è arrivato fino a oggi”.

Gianfranco Battisti: “Nei periodi più drammatici della pandemia, noi non abbiamo mai fermato il cantiere dopo averlo messo in sicurezza. Questo per merito della grande organizzazione messa in piedi. Un grande spostamento di merci passerà dalla strada alla ferrovia. Grandi benefici anche dal punto di vista ambientale. Si creeranno infrastrutture che genereranno lavoro. Nascerà un perimetro urbano formato da Genova, Milano e Torino ben collegato che sarà in grado di competere con le grandi capitali europee”.

Giovanni Toti: “Un pezzo di diaframma che porta Genova non solo verso la pianura padana ma verso il futuro del paese. Il Governo ha piena consapevolezza della necessità di programmare il futuro di questo paese, non solo con le prossime riaperture delle attività ma anche guardando più lontano come stiamo facendo oggi”.

Alberto Cirio: “Vedo un radioso futuro per il Piemonte perché quest’opera è ripartita, così come i cantieri Tav. Di stop and go, ripensamenti, interventi a singhiozzo ce ne sono stati troppi anche su quest’opera. Il Piemonte deve essere connesso e avere un futuro da protagonista in Europa. Le opere complementari, che non mi piace chiamare compensative, arricchiranno il territorio alessandrino”.

Enrico Giovannini: “Il Terzo Valico è un’infrastruttura sostenibile secondo i migliori standard internazionali. E sono le imprese italiane a realizzarla, a testimonianza delle nostre eccellenze. A conclusione di due mesi di lavoro per sbloccare una procedura incagliata nei palazzi della politica, il Presidente Draghi ha confermato il finanziamento di 57 opere e la nomina di commissari competenti. Un segnale di accelerazione per il compimento di un totale di 83 miliardi di euro di opere di cui una parte consistente già finanziata e che vedrà un forte investimento anche dal Next Generation Eu. Il paese riprende ad avere la capacità di programmare alla grande il proprio futuro”.

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