TORINO – Nei giorni scorsi, personale della Digos della Questura di Torino ha denunciato il coordinatore regionale del Piemonte di Forza Nuova, il segretario cittadino di Torino e un altro militante del predetto movimento per aver propagandato idee fondate sull’odio razziale in violazione degli articoli 1 comma 1 della Legge 205/93 e 604 Bis comma 1 del codice penale, nei cui confronti sono stati altresì adottati dal Questore di Torino provvedimenti Daspo.
L’attività di indagine prende spunto dal
comunicato pubblicato lo scorso 14 novembre sul profilo “Forza Nuova Piemonte”
della piattaforma VK contenente alcune dichiarazioni del Coordinatore Regionale
e delSegretario cittadino in merito ad uno striscione affisso da
alcuni militanti del movimento dinanzi l’Allianz Stadium di Torino,
recante la scritta “MARIO HAI RAGIONE SEI UN AFRICANO”.
Nel comunicato, l’episodio veniva anche ricollegato
alla nota vicenda che ha riguardato recentemente il calciatore Mario
BALOTELLI, (oggetto di insulti razzisti durante la gara Verona-Brescia
dello scorso 3 novembre) ed alle successive dichiarazioni – sempre dal
contenuto discriminatorio – rese dal coordinatore di Forza Nuova per il Nord
Italia nei riguardi del predetto giocatore del Brescia.
A tal proposito, si rammenta che durante il
secondo tempo della succitata partita di calcio, l’arbitro interrompeva il
gioco per qualche minuto a causa di alcuni cori razzisti intonati dai
sostenitori scaligeri, presenti nel settore est dello stadio, nei
confronti di BALOTELLI, il quale, in segno di protesta, reagiva lanciando
il pallone verso la curva sud, occupata dalla tifoseria ultrà del Verona.
Nei giorni successivi, il coordinatore di
Forza Nuova per il Nord Italia, tra l’altro esponente di spicco del gruppo
ultrà veronese “Curva Sud”, attualmente sottoposto a Daspo, rilasciava dichiarazioni
dal contenuto discriminatorio nei confronti del calciatore BALOTELLI in
considerazione delle quali veniva denunciato per violazione della c.d. legge
Mancino, mente la società calcistica dell’Hellas Verona adottava nei suoi
confronti un provvedimento di “mancato gradimento”, inibendogli
l’accesso allo stadio “Marcantonio Bentegodi” fino al 2030.
Nel summenzionato comunicato pubblicato dal
coordinatore regionale del Piemonte di Forza Nuova veniva infatti espressamente
richiamata proprio questa vicenda che veniva giudicata, tra l’altro, strumentale.
Alla luce di quanto sopra va letto infatti in
contenuto dello striscione esposto all’Allianz Stadium, vergato con
vernice nera, ma con le parole “MARIO” e “AFRICANO” realizzate
mediante l’utilizzo di vernice rossa, in modo da formare la frase “MARIO
AFRICANO” non lasciando dubbi al fatto che la parola “AFRICANO” sia stata
utilizzata in chiave dispregiativa e denigratoria.
Veniva pertanto acquisito lo striscione che
era stato già rimosso nelle prime ore dello scorso 13 novembre da personale
di vigilanza della società Juventus che confermava anche l’avvenuta affissione fuori
dall’Allianz Stadium.
Grazie poi all’analisi da parte del personale
specializzato della “Squadra Indagini Tecnologiche” della Digos di Torino
delle immagini delle videocamere esterne dello stadio è stato possibile
chiarire la dinamica dell’episodio ed individuare i tre responsabili.