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Cronaca

Ex Ilva, 3.500 in cassa integrazione dopo lo stop dell’altoforno 2

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I sindacati contro Mittal: inaccettabile la decisione dell’azienda.

Il Ministero dello sviluppo economico impugnerà la sentenza.

La notizia dello Stop all’altoforno2 era arrivata a sorpresa di sera. I giudici hanno di fatto negato la proroga chiesta da Ilva per continuare l’uso dell’altoforno 2 al fine di metterlo in sicurezza.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

I timori di ripercussioni per questa decisione del giudice si sono trasformati subito in realtà con la decisione di ArcelorMittal di aprire immediatamente la procedura di Cassa integrazione straordinaria per 3500 unità”.

La chiusura dell’altoforno 2 a Taranto, dovrà avvenire già domani, 13 dicembre e causerà la chiusura di tutta l’acciaieria numero 1, metà dell’acciaieria numero 2 e altri impianti minori.

Ricordiamo che l’impianto fu sequestrato a giugno nel 2015 a causa dell’incidente sul lavoro che costò la vita ad un operaio investito da una fiammata e da ghisa incandescente mentre misurava la temperatura del foro di colata dell’Altoforno 2.

Da 4 anni deve essere messo in sicurezza ma niente, pur sapendo che se si mantiene così è stato scritto e sottolineato che così com’è e una struttura killer. Meglio spegnerlo.

La cassa integrazione straordinaria partirà già da domani 13 dicembre, anche se per completare l’iter burocratico ci vorrà un mese circa.

Il Mise, Ministero dello sviluppo economico ha annunciato che impugnerà la sentenza.

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