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Cronaca

Coronavirus: 524 i casi positivi in Liguria, 33 i decessi

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AGGIORNAMENTO ORE 18 DEL 15/3

Salgono a 33 i decessi in Liguria causati dal coronavirus. I contagiati passano a 524.

Di questi, 319 sono ospedalizzati.

AGGIORNAMENTO ORE 19.00

Sono 434 i casi positivi di coronavirus in Liguria, 108 in più rispetto a ieri. Di questi, 275 sono ospedalizzati mentre 107 sono al proprio domicilio. I decessi sono ad oggi complessivamente 27 (29 se si contano i tamponi positivi su due salme). Questi i dati aggiornati segnalati dalla Regione Liguria.

Nello specifico, i 275 casi positivi ospedalizzati sono divisi tra:

  • Asl1 – 28 (di cui 6 in Terapia Intensiva)
  • Asl2 – 43 (12 in Terapia Intensiva)
  • ASL 3 Colletta di Arenzano – 2
  • Asl 3 Villa Scassi – 15
  • Asl4 – 4 (2 in Terapia Intensiva)
  • Asl5 – 26 (8 in Terapia Intensiva)
  • San Martino – 66 (19 in Terapia Intensiva)
  • Galliera – 62 (7 in Terapia Intensiva)
  • Evangelico – 29 (8 in Terapia Intensiva)
  • Altri reparti ospedalieri – 52
  • Al domicilio si trovano complessivamente 107 persone positive al Covid-19 (- 49)

Le persone in sorveglianza attiva sono in totale 1.504 di cui:

  • Asl 1 – 230
  • Asl 2 – 374
  • Asl 3 – 209
  • Asl 4 – 238
  • Asl 5 – 453

LIGURIA – Salgono a 22 i decessi di pazienti positivi al Covid-19 in regione e con essi anche il numero i contagi, il numero di ricoverati e il bisogno di sale di terapia intensiva.

“Il grande lavoro di questi giorni ci mette però nelle condizioni di poter dare al momento cure adeguate a tutti. – spiega il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, con un post sulla sua pagina di Facebook. – È uno sforzo eroico di cui sono davvero orgoglioso: grazie ai nostri medici, infermieri, operatori sanitari nessuno in Liguria viene lasciato indietro!”

A crescere però è anche il numero di pazienti dimessi. Il presidente della Liguria ha infatti comunicato la dimissione dalla convalescenza di 5 persone dal San Martino dirette presso un centro della Protezione Civile. Molti quelli che stanno trascorrendo la malattia a casa propria, senza sintomi preoccupanti.

“Questo è segno che il coronavirus può essere vinto e non significa necessariamente ospedale e cure pesanti. Non dobbiamo mai dimenticarlo. Il futuro dipende solo da noi: se tutti rispetteranno le regole il contagio si abbasserà di intensità, non subito, ma certamente nei prossimi giorni, e i posti letto attrezzati basteranno per tutti coloro che ne avranno bisogno. – continua Toti – Dipende solo da voi: state a case, uscite solo se necessario, per lavoro o per fare la spesa, mantenete le distanze, lavate le mani. Ogni imprudenza, anche lieve o giudicata innocente, può aiutare il nostro nemico, il virus.”

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