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Cronaca

Coronavirus: 17 i positivi ricoverati ad Acqui Terme

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AGGIORNAMENTO ORE 19

Il punto del sindaco di Acqui Terme Lorenzo Lucchini

“Attualmente sono diciassette le persone ricoverate all’Ospedale “Mons. Galliano”. I numeri continuano a crescere, come era prevedibile. Alcuni di questi pazienti provengono dall’acquese, ma nella maggior parte ci giungono da altri territori: in questo momento, infatti, bisogna supportare le altre strutture ospedaliere della provincia che stanno subendo una grande pressione. Un principale flusso di contagi sembra essersi sviluppato in un primo momento nel novese e nel tortonese, poi nell’ovadese e tende ora a spostarsi verso l’acquese. La situazione è seria, ma ancora sotto controllo. La notizia positiva è che potrebbero esserci le prime dimissioni nelle prossime giornate: ciò ci permette di dire che a breve potremmo veder crescere la curva dei casi guariti. Ribadiamo che è assolutamente necessario restare a casa, evitando tutti gli spostamenti non indifferibili. Anche allenamenti e attività sportiva, seppure in solitaria, sono in questo momento da evitare: comprendiamo le esigenze di chi ama muoversi e praticare sport , ma anche queste attività possono diventare causa di infortuni , che attualmente potrebbero non ricevere adeguata assistenza sanitaria e andrebbero ad aggravare la situazione di congestione e difficoltà del nostro ospedale. La nostra parola d’ordine deve essere prevenzione: riappropriamoci del piacere di stare in casa con i nostri cari; quanto più velocemente fermeremo questa epidemia, adeguandoci alle regole di prudenza, tanto prima verrà il tempo in cui torneremo alla nostra vita sociale e alle nostre normali attività ”. Questo le parole del sindaco Lorenzo Lucchini.


Personale delle pubbliche assistenze e medici di famiglia

Combattiamo quotidianamente una guerra contro un nuovo nemico che ha cambiato le nostre abitudini. Il mio pensiero oggi va a tutti coloro che lavorano sui mezzi delle pubbliche assistenze, in prima linea a fornire un servizio di ausilio agli ospedali, garantendo la sicurezza e la sanificazione dei mezzi stessi. Inoltre, voglio ricordare il lavoro silenzioso di tutti i medici di famiglia, guardie mediche e infermieri del territorio che svolgono un ruolo importante per la nostra comunità, spesso seguendo a domicilio i pazienti, e rischiando la propria incolumità” spiega il primo cittadino, il quale sottolinea inoltre, quanta generosità sia arrivata in questi giorni da parte di privati cittadini e associazioni a sostegno del nostro ospedale.

La raccolta fondi della Croce Rossa di Acqui Terme

La Croce Rossa di Acqui Terme ha promosso una raccolta fondi su www.gofundme.com per l’acquisto di presidi, attrezzature e dispositivi di protezione individuale, da utilizzare nella gestione dell’emergenza coronavirus. Grazie all’impegno di volontari e dipendenti, attualmente il comitato acquese della Cri sta garantendo lo svolgimento di diverse attività, dal servizio di soccorso al trasporto dei pazienti verso le strutture sanitarie. La Croce Rossa, come le altre pubbliche assistenze, svolge un importante ausilio logistico verso gli ospedali. Tutti i volontari sono addestrati ad affrontare qualsiasi emergenza, ma è necessario avere l’attrezzatura e i dispositivi necessari. Proprio per questo motivo la Cri di Acqui Terme si rivolge ai cittadini dell’acquese affinché contribuiscano, con la generosità che sempre li contraddistingue nei momenti di difficoltà.

La raccolta fondi della Confraternita di Misericordia di Acqui Terme

La Confraternita di Misericordia di Acqui Terme ha promosso anche lei una campagna di raccolta fondi sul noto sito www.gofundme.com per far fronte alle necessità straordinarie di questo momento particolare e difficile. I volontari della Confraternita di Misericordia di Acqui Terme fanno appello all’altruismo di tutti noi cittadini acquesi.

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ACQUI TERME – Sale a 17 il numero di persone ricoverate all’ospedale “Mons. Galliano” di Acqui Terme. 12 invece le persone in attesa dell’esito del test.

Come spiegato dal sindaco della città, Lorenzo Lucchini, con un video sulla sua pagina Facebook, parte dei pazienti positivi ricoverati fanno parte del territorio acquese, circa un terzo, mentre la restante parte sono pazienti provenienti da altri territori della provincia. Di questi 17 pazienti ricoverati, ad 3 oggi sono nelle condizioni di poter essere dimessi.

“Il pronto soccorsi ieri ha avuto una giornata difficile nell’assistere tutti i pazienti, così come l’ospedale. – spiega Lucchini – In questo momento il modo migliore per la nostra comunità per dare supporto ai nostri operatori sanitari è quello di attenerci scrupolosamente alla regola di stare a casa”.

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