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Cronaca

Comitato Stop Solvay sui blackout: “Ulteriori dubbi su sicurezza di lavoratori e abitanti”

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SPINETTA MARENGO – “Cosa aspettano le Istituzioni a mettere in atto le basilari procedure di tutela della nostra salute? “, è la domanda posta dal comitato “Stop Solvay” riferendosi ai continui blackout che si sono verificati da giovedì 3 dicembre all’interno dello stabilimento Solvay.

Mentre nelle aziende manifatturiere tali eventi non sono, in genere, pericolosi, nel caso dell’industria chimica la mancanza di corrente elettrica può contribuire alla fuoriuscita di sostanze inquinanti o ad eventi peggiori. – scrive il comitato in una nota stampa – I blackout possono, infatti, causare malfunzionamenti ai componenti degli impianti (compressori, pompe, elettrovalvole, ecc.) e ai sistemi di regolazione e controllo degli stessi, inibendo la possibilità di sospendere in maniera istantanea il ciclo produttivo qualora necessario. E’ proprio per questo che le industrie chimiche devono avere sistemi di alimentazione elettrica cosiddetti “ridondanti”, tali da evitare l’interruzione della corrente agli impianti, nell’eventualità di improvvise anomalie”. 

“Il fatto che all’interno dello stabilimento Solvay, per due giorni consecutivi, si verifichino black out seriali, non può che porre ulteriori dubbi circa la sicurezza per i lavoratori dello stabilimento e per gli e le abitanti di Spinetta. – ribadisce il comitato – Dopo i dati dello studio epidemiologico, dopo il ritrovamento di cC6O4 nei pozzi di diversi comuni, cosa ancora aspettano le Istituzioni a mettere in atto le basilari procedure di tutela della nostra salute?” .

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