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Cronaca

Caro carburante, confermato lo sciopero dei distributori da domani sera a giovedì sera

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Non ha avuto effetto l’ultimo tentativo del ministro Adolfo Urso per far revocare lo sciopero ai distributori di carburante. E’ infatti stata confermata la chiusura degli impianti per 48 ore. Inizierà domani, martedì 24 gennaio, alle 19 sulla rete stradale ordinaria, mentre sulle autostrade inizierà alle 22. Terminerà giovedì 26 ottobre con gli stessi orari, quindi alle 19 finirà nella strade normali. E alle 22 sulle autostrade.

La serrata è stata condivisa da tutte le sigle sindacali della categoria. In Piemonte saranno più di 1.700 i distributori che resteranno chiusi. Sono previste solo aperture minime su base provinciale in modo da poter garantire i servizi minimi. In particolare è previsto che nelle aree urbane ed extraurbane sia assicurato il servizio di un numero di impianti pari al 50% di quelli previsti nei giorni festivi. Saranno le Prefetture provinciali ad individuare quelli che dovranno rimanere in servizio.  

Le motivazioni sono state spiegate agli organi di stampa dal presidente di Faib Confesercenti, Enzo Nettis, che ha dichiarato: “Il problema non è quello che vuole imporci il governo, ma la campagna diffamatoria in atto con cui veniamo bersagliati come colpevoli di aumenti che non dipendono affatto da noi.  Tutti i benzinai esporranno sugli impianti poche cifre per spiegare perché chiudiamo”. Nettis ha aggiunto:  “Con il nostro cartello ci rivolgeremo soprattutto ai consumatori, i quali devono sapere che non siamo noi gli speculatori. Su 20 euro di benzina erogata, ai benzinai vanno 38 centesimi lordi, pari al 2% del prezzo totale, circa 3,5 centesimi al litro. Non sono i benzinai a stabilire il prezzo e gli aumenti dei carburanti, ma le compagnie petrolifere. Se dal ministero o da Palazzo Chigi dovesse venire un segnale di ripensamento sui cartelli e sulle sanzioni, siamo pronti a congelare lo sciopero”.

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