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Cronaca

Scoppia l’estate e con lei risalgono i contagi Covid

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Scoppia l’estate ma, con essa, schizzano anche i casi Covid, con un inevitabile campanello d’allarme sull’autunno che verrà.

Colpa – secondo Walter Ricciardi, docente di Igiene alla Cattolica e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, della rimozione delle mascherine a fine maggio. Secondo gli ultimi dati – il balzo in avanti del virus si è registrato dopo 3 settimane di stabilità – si stanno infettando un po’ tutti, con conseguenze più gravi per chi non è vaccinato o non ha fatto il richiamo, in particolare per quegli ottantenni che non hanno fatto la quarta dose e sono quindi particolarmente vulnerabili.

L’ultimo bollettino ha registrato un record di contagi dallo scorso 27 aprile: 83.555 i nuovi casi, pari al 33% in più rispetto ad una settimana fa. Intanto sono gli stessi italiani che ricorrono a test antigenici e molecolari: quelli in isolamento domiciliare sono ben 767mila ma che sarebbero in realtà molti di più, almeno un milione secondo gli esperti del ministero della Salute. Il fatto è che gli esperti prospettano il picco di questa ondata anomala del virus a breve, quando in isolamento domiciliare si potrebbero ritrovare due milioni di italiani, che andrebbero a sommarsi a quelli in ferie, rischiando di mandare in tilt servizi essenziali.

Oggi l’occupazione delle terapie intensive con pazienti Covid è salita al 3%, sempre comunque ben al di sotto il livello di allerta del 10%. In particolare, l’occupazione dei posti nelle terapie intensive è cresciuta solo in Piemonte (2%) e nella provincia autonoma di Bolzano, con la stessa percentuale di incremento. Ed è lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza a ricordare come la popolazione dovrà entrare nell’ottica di vaccinarsi in autunno, così come si delinea in modo sempre più chiaro una campagna vaccinale per gli over 50. Nel frattempo sta per essere definito il nuovoprotocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro, che prevederebbe – tra le altre misure – l’uso della mascherina nei casi di “condivisione degli ambienti interni”. “In tal senso – ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa – la posizione del governo è la solita, ovvero una forte raccomandazione. Saranno le associazioni di categoria a rinnovarne o meno l’utilizzo”.

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