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Cronaca

Alluvione Alessandria, riconosciuto lo stato di emergenza

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Il presidente Cirio e l’assessore Gabusi: “Passaggio fondamentale per i primi interventi di somma urgenza. In queste ore il Piemonte è vicino al Veneto: siamo pronti a dare il nostro sostegno

Alluvione
Marco Gabusi, assessore alla Protezione Civile, Infrastrutture e Trasporti

Questo pomeriggio il Consiglio dei Ministri ha deliberato il riconoscimento dello stato di emergenza ad Alessandria per l’alluvione che ha colpito il Piemonte lo scorso 21 ottobre.

La tristezza per quanto è successo e per le due vittime di questa alluvione arrivata a 25 anni da quella che colpì il Piemonte nel 1994 è grande, ma la nostra è una terra che ha sempre reagito con forza e coraggio – commenta il presidente della Regione Alberto Cirio -. Quella che arriva oggi da Roma è una buona notizia che ci consentirà di avere strumenti e risorse per la messa in sicurezza più urgente del territorio. In queste ore il pensiero non può, però, non andare anche al Veneto e a Venezia. Ho sentito il governatore Zaia per esprimere la nostra vicinanza. Il Piemonte è pronto a dare il proprio supporto”.

Il riconoscimento dello stato di emergenza è un atto fondamentale per rendere possibili gli interventi di somma urgenza che i Sindaci stanno sostenendo – sottolinea l’assessore alla Protezione Civile, Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi -. La Regione ha inviato a Roma la richiesta di stato di emergenza il giorno stesso della calamità, anticipandola al presidente del Consiglio Conte durante la sua visita ad Alessandria. A meno di un mese è arrivato il via libera del Governo, grazie anche al supporto dei parlamentari piemontesi. Ci auguriamo che la rapidità con cui tutta la macchina dei soccorsi e delle istituzioni ha funzionato in questa circostanza possa proseguire anche per il futuro. Dalle rilevazioni fatte dalla Regione insieme ai Comuni le opere prioritarie sono state stimate in circa 17 milioni di euro. Ma per ripristinare il territorio e risarcire dei danni ne saranno necessari almeno altri 45”.

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