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Cronaca

Smog: semaforo arancione per Torino e altre città del Piemonte

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Il Piemonte da oggi si tinge di arancione: no, non è il potenziale colore che potrebbe assumere nelle prossime ore questa regione – ancora area rossa, ma dove è iniziata una lenta discesa del contagio Covid -; arancione è il livello del semaforo anti inquinamento che scatta da oggi, martedì 17 novembe, e prosegue fino a giovedì a Torino, in 18 comuni della provincia e in parte del Piemonte, dove le vetture che trasportano persone fino all’Euro 1 se a benzina, fino agli euro 5 se diesel non potranno circolare.

Un problema che torna puntualmente ogni autunno, soprattutto se, come in questo periodo c’è alta pressione e le piogge sono assenti. A causa dello sforamento, per quattro giorni consecutivi, della soglia di 50 microgrammi per metro cubo di concentrazione di Pm10 nell’aria, scattano dunque – per la prima volta quest’anno dall’entrata in vigore, ai primi di ottobre -, le misure per il miglioramento della qualità dell’aria previsti dall’accordo di bacino padano del 2017.

Oltre a diversi comuni della cintura del Torinese, sono interessate dal blocco anche le città di Alessandria, Casale, Novi Ligure, Tortona, Asti, Novara, Trecate, Vercelli. Da oggi, dalle 8 alle 19, si aggiunge quest’altra limitazione nella vita della popolazione. Sempre dalle 8 alle 19, per il trasporto merci c’è divieto di circolazione dei veicoli diesel con omologazione Euro 3 e Euro 4.

Una misura questa non condivisa dall’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, che, insieme ai colleghi delle altre tre regioni dell’accordo di Bacino padano, sollecita da un mese a questa parte un incontro con il ministro Costa, senza aver ancora avuto riscontri. “In un periodo di lockdown e con i trasporti al 50%, una misura di questo tipo non solo è assurda, ma rischia di generare nuovamente un sovraccarico del trasporto pubblico – sostiene Marnati -. Il fatto che in un momento in cui il traffico si è ridotto, il valore delle polveri sottili cresce a causa dell’assenza di precipitazioni e di vento, è la dimostrazione concreta, come ho sempre dichiarato, che il traffico incide veramente poco e lo vogliamo dimostrare scientificamente. Ma da sola la Regione Piemonte non può derogare”.

Dello stesso avviso è il presidenteAlberto Cirio, così come la presidente di Confcommercio Piemonte, Maria Luisa Coppa, che boccia e chiede di sospendere i blocchi del traffico. “Non potendo usare la macchina per andare a lavorare, le persone, soprattutto nelle grandi città – conclude Cirio -, dovranno usare i mezzi pubblici sovraccaricando nuovamente bus e tram che sono tra i luoghi più a rischio di contagio”.

Arpa Piemonte replica che è vero che sul fattore inquinamento è il meteo a farla da padrona, ma bisogna guardare ad un complessivo insieme di fattori, che vanno sommati e che, accumulo dopo accumulo, contemplano anche il traffico ed il riscaldamento nelle case. Il prossimo rilevamento dell’Arpa è previsto per giovedì e in base ai dati verrà deciso se confermare o revocare il provvedimento.

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