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Cronaca

Alessandria: disagi per la sospensione dei lavori del superbonus 110% ai palazzi Act del quartiere Cristo

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ALESSANDRIA – Il presidente dell’ATC Piemonte Sud, Avv. Paolo Caviglia, e il direttore Alessandro Lovere, hanno incontrato una rappresentanza degli inquilini dei palazzi di via Parri 2 al quartiere Cristo di Alessandria, per cercare soluzione ai disagi lamentati dai residenti, a loro dire causati dalla sospensione dei lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica finanziati con i fondi previsti dal ‘superbonus 110%’.

I residenti degli alloggi di proprietà dell’ATC, lamentano che a causa dello stop dei lavori sono costretti a vivere senza zanzariere alle finestre e condizionatori (rimossi per esigenze di cantiere) e con i teli posti a protezione dei ponteggi che limitano il flusso d’aria nelle camere. Il tutto accentuato dalla temperatura elevata di questi mesi.

All’incontro erano presenti anche l’amministratore del condominio della palazzina (32 alloggi suddivisi in 4 scale), Andrea Arecco; il responsabile del cantiere, Angelo Di Croce; e il responsabile del ‘General contractor’, Fabio Lumini. Quest’ultimo, nel ruolo di appaltatore generale, ha spiegato che lo stop dei lavori è dovuto alla decisione di banche e agenzie finanziarie di sospendere l’acquisizione del credito d’imposta dei committenti, in attesa del ‘Decreto aiuti’ che dovrebbe essere emanato dal Governo nei prossimi giorni.

Se così sarà, dovrebbe ripartire il flusso dei finanziamenti per l’approvvigionamento dei materiali necessari alla ristrutturazione edilizia e alla qualificazione energetica. Fabio Lumini ha espresso un cauto ottimismo e aggiunto che dal giorno in cui verranno sbloccati i finanziamenti in cambio della cessione del credito d’imposta, in un mese saranno conclusi i lavori.

Questo ha dato lo spunto a Paolo Caviglia, presidente dell’ATC Piemonte Sud che della palazzina di via Parri, 2, ad Alessandria è proprietaria della maggior parte degli alloggi, per chiedere al General Contractor e al responsabile del cantiere di alleviare, laddove è possibile, i disagi lamentati dagli inquilini, in attesa di notizie positive dal Governo centrale.

È stata questa la soluzione concordata dopo un approfondito e sereno dibattito d’approfondimento tra proprietari dell’edificio, abitanti, General Contractor e responsabile del cantiere.

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