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Cronaca

Cgil Alessandria: “Sdegno e ferma opposizione su intitolazione via ad Almirante”

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ALESSANDRIA – La Cgil di Alessandria, con una nota stampa ufficiale, ha espresso “il proprio sdegno e ferma opposizione alla proposta di intitolare una via a Giorgio Almirante”, unendosi alle protesta delle forze democratiche e antifasciste della città e del territorio.

“Almirante nel corso di tutto il ventennio non fu solo un entusiasta sostenitore dell’ideologia fascista (da cui non avrebbe mai preso le distanze), ma ricoprendo incarichi di primo piano durante la dittatura fu direttamente responsabile di alcuni dei suoi atti più vergognosi. – ricorda la Cgil di Alessandria – Come capo gabinetto del Ministero della cultura popolare stilò e firmò quello che viene ricordato come il “Manifesto della morte”, l’ultimatum che intimava ai militari “sbandati” e agli “appartenenti a bande” (locuzione che identificava i partigiani che combattevano per la liberà) di consegnarsi ai tedeschi e ai fascisti: coloro che non avessero rispettato l’ordine sarebbero stati considerati fuori legge e passati per le armi, insieme con coloro che avessero aiutato i partigiani. Fu l’avvio di una indiscriminata caccia all’uomo e di rastrellamenti sanguinosi che non avrebbero risparmiato la popolazione civile. Queste pagine oscure e feroci non possono essere dimenticate”.

Chi ora volesse tratteggiare l’immagine di Giorgio Almirante come quella di un esponente della Destra in doppio petto, austero e rigoroso, commetterebbe un falso storico: mentirebbe sapendo di mentire. – continua – Giorgio Almirante dovrà essere sì menzionato, ma solo nei libri di storia, per non dimenticare un passato che ancora oggi si affaccia con inquietanti e pericolosi rigurgiti e sembra affascinare chi – in spregio delle istituzioni democratiche che dovrebbe rappresentare – con un colpo di mano nel periodo estivo (quando si ritiene che la coscienza collettiva sia un po’ assopita) vorrebbe commemorarlo intitolandogli una via della nostra città”.

Nell’anniversario della strage neofascista della stazione di Bologna, la CGIL rivolge un appello ai più autorevoli esponenti delle istituzioni affinché respingano questa vergognosa iniziativa che calpesta il ricordo e il sacrificio di quanti persero la vita nella lotta contro il nazifascismo per restituire libertà e democrazia al nostra Paese, e che valsero alla provincia di Alessandria la Medaglia d’oro al Valor Militare per l’attività partigiana”. – conclude la Segreteria Provinciale della Camera del Lavoro.

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