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Alessandria Calcio

I rigori premiano l’Alessandria contro il Padova: i grigi sono in Serie B!

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L’Alessandria conquista finalmente la promozione in Serie B dopo quarantasei anni dall’ultima volta: grigi premiata dalla lotteria dei rigori.

Foto: Comune di Alessandria

Al termine di un lunghissimo percorso, Alessandria e Padova si giocano l’accesso in Serie B in questo caldo pomeriggio di giugno. La sfida comincia con la squadra ospite che si mostra aggressiva, e che già nei primissimi minuti di gioco mette in difficoltà la retroguardia grigia. La prima occasione è di Biasci, il quale aggancia bene il lancio ma viene chiuso dai difensori locali. Poi, sulla ribattuta di Jelenic, è Parodi a salvare la situazione, piazzandosi letteralmente davanti e chiudendo lo specchio della porta. I veneti continuano nella loro azione offensiva, sfiorando il vantaggio con un colpo di testa di Kresic sugli sviluppi di un corner. Passata la paura, anche i padroni di casa iniziano a essere pericolosi, prima con un tiro da fuori area di Casarini e subito dopo con un tiro-cross insidioso di Mustacchio.

Nonostante la temperatura, i ritmi sono elevati e l’undici di Longo prosegue nel mettere in apprensione i padovani. Un’altra chance capita tra i piedi di Corazza, che prova a gestire il pallone ma si vede precipitare su di lui, impedendogli di fare la giocata. L’Alessandria va addirittura in gol, ma Bruccini ferma la palla col braccio nel tentativo di controllarla. Mentre la partita procede con i grigi a gestire possesso e ritmo, i biancoscudati trovano improvvisamente una clamorosa opportunità. Jelenic riesce a scappare via e ad andare all’uno contro uno con Pisseri, che però è bravissimo a stregarlo e salva il risultato. Superato il ventesimo giro di orologio, si fa vedere bene pure Arrighini, autore di un tiro da fuori a mezza altezza che Dini sventa in corner.

L’arbitro concede il cooling break a metà primo tempo, ma non è abbastanza per eliminare i segni della fatica accumulata già in questo avvio. I grison costruiscono il proprio gioco sulle loro qualità, tenendo palla e terra e sfruttando le sovrapposizioni, mentre il Padova opta più spesso sui lanci lunghi, senza rinunciare al bagaglio tecnico di Hallfredsson e di Ronaldo. Il primo giallo del match viene sventolato a Bruccini, che commette fallo per fermare l’islandese. Appena un minuto dopo, Chiarello si inserisce bene a ridosso dell’area di rigore e costringe proprio Hallfredsson all’ammonizione: il calcio di punizione lo batte Casarini, ma la sfera esce alla sinistra del portiere. Nel finale, i biancoscudati intimoriscono un po’ il pubblico del “Moccagatta”, grazie a Chiricò che calcia a giro e dà per un attimo l’impressione del gol. Al termine del minuto di recupero, il direttore di gara manda le squadre negli spogliatoio sullo 0-0.

Tifosi grigi al “Moccagatta” durante la finale contro il Padova

Nessuno dei due allenatori opera sostituzioni all’intervallo, quindi le formazioni in campo nel secondo tempo sono le stesse della frazione precedente. Il Padova si fa vedere per primo in attacco con Ronaldo, ma la difesa piemontese lo chiude egregiamente. Qualche secondo dopo è il turno dell’Alessandria, con Musacchio che serve una palla a centro area per Corazza, che però è leggermente troppo lunga per essere agganciata. I grigi intanto hanno altre due opportunità, ma è soprattutto quella sciupata da Bruccini a creare i maggiori rimpianti. Una caduta di Hallfredsson spaventa la panchina ospite, dato che il giocatore si tocca la spalla per via del dolore: per loro fortuna, il problema rientra in tempo zero. In questo momento della gara, la squadra locale commette qualche errore di troppo nel palleggio, anche perché i veneti portano bene la pressione.

Oltrepassata l’ora di gioco, Celia tenta la carta del tiro al volo sul cross di Prestia, ma la giocata è troppo complicata e la sfera finisce altissima. I ragazzi di Longo mantengono l’assetto offensivo, sprecando un altro bel traversone di Mustacchio dalla sinistra. Al 64esimo, Pisseri fa il miracolo: Ronaldo scappa via alla difesa grigia e serve Biasci che si fa ipnotizzare dall’estremo difensore classe 1991. Questa occasione infonde molta fiducia ai biancoscudati, i quali provano ad affondare il colpo ma si scontrano con una retroguardia solida. Terminato il secondo cooling break della partita, arrivano i primi cambi: nell’Alessandria vanno fuori Casarini e Chiarello per far posto a Giorno e Di Quinzio, mentre nel Padova esce Jelenic per Bifulco. Non appena riprende il gioco, gli ospiti cercano la rete con un tiro a giro di Chiricò.

In questa fase di gara i locali aumentano il passo, con Celia che prova l’accelerata e conquista un ottimo fallo, che tra l’altro obbliga Kresic a spendere il giallo. L’ennesima chance dei grigi capita sulla testa di Mustacchio: l’esterno schiacci troppo con la testa e permette a Dini di intervenire, salvando il risultato. Anche i padovani hanno la loro occasione, ma c’è un fallo di Hraiech sul contropiede che accende gli animi: il terzino siciliano sbraccia su Parodi e viene ammonito. Il tempo a disposizione per evitare i tempi supplementari è sempre meno, e la stanchezza inizia a dominare le due squadre in campo. I calci d’angolo e le rimesse laterali in attacco diventano fondamentali per costruire qualcosa. L’arbitro concede ben cinque minuti di recupero, nei quali le compagini fanno tesoro delle poche forze rimaste. Giorno prova la conclusione da lontano nei secondi finali, ma il portiere avversario non viene neanche chiamato in causa.

Quindi, con il punteggio fermo sullo 0-0 anche dopo questi novanta minuti, la finale va ai tempi supplementari. Dopo essersi rifocillati, gli undici tornano sul manto del “Moccagatta”: i tempi di gioco sono logicamente molto lenti, considerando anche i trenta minuti ancora da affrontare. Mister Mandorlini viene ammonito per proteste, scatenate da un mancato fischio su una spallata dura di Parodi su Mandorlini, il figlio. Il Padova conquista anche una punizione da ottima posizione ed è Ronaldo a prendersi la responsabilità, ma la palla sbatte sulla barriera e va in angolo. L’Alessandria invece ha tantissime difficoltà a organizzare la manovra e si predispone più a soffrire che a proporre.

La parità assoluta resta anche in vista del secondo tempo supplementare. Si comincia subito con un giallo a Mandorlini per una scivolata in netto ritardo su Giorno. I padroni di casa fanno di tutto per non replicare i quindici minuti appena trascorsi, mostrando un atteggiamento più attivo. Nel frattempo, i biancoscudati devono definitivamente rinunciare ad Hallfredsson, che si lascia andare a terra per i crampi. L’attenzione e la concentrazione ora sono fondamentali, nonostante non sia così semplice non incappare in errori e rischi. Comunque i grigi si piazzano nella metà campo padovana, però manca la precisione sotto vari punti di vista. Crampi anche per Parodi, che uscendo fa spazio a Rubin. Dopo due minuti di recupero, l’arbitro manda il match ai calci di rigore.

La promozione in Serie B si decide dagli undici metri, con la tensione alle stelle. Inizia Ronaldo, che spiazza Pisseri senza troppi problemi. Dini invece va a un passo dal parare il rigore di Bruccini, ma il tiro è forte ed entra. Segna anche Paponi per i biancoscudati, così come Stanco per i grigi. Pisseri viene spiazzato ancora una volta da Curcio, poi anche Eusepi la butta dentro, ma facendo un po’ tremare i suoi tifosi. Il padovano Rossettini realizza un rigore magistrale e va a segno anche la risposta di Giorno. Per il quinto rigore si presenta sul dischetto Gasbarro che sbaglia. Il rigore decisivo è di Rubin: la palla entra e regala all’Alessandria la Serie B che mancava da quarantasei anni.

I tifosi grigi si buttano in campo per festeggiare, tra le lacrime di gioia dei propri giocatori e quelli dovuti alla delusione degli avversari. L’Alessandria è finalmente in B!

FORMAZIONI
ALESSANDRIA: Pisseri; Prestia, Di Gennaro, Parodi (120+1′ Rubin); Celia, Bruccini, Casarini (70′ Giorno), Mustacchio; Chiarello (70′ Di Quinzio); Corazza (115′ Stanco), Arrighini (81′ Eusepi). All: Longo.
PADOVA: Dini; Curcio, Rossettini, Kresic, Hraiech (94′ Mandorlini); Ronaldo, Hallfredsson (109′ Vasic), Germano; Jelenic (70′ Bifulco), Chiricò (94′ Gasbarro), Biasci (88′ Paponi). All: Mandorlini.

CALCI DI RIGORE
Ronaldo (P) gol
Bruccini (A) gol
Paponi (P) gol
Stanco (A) gol
Curcio (P) gol
Eusepi (A) gol
Rossettini (P) gol
Giorno (A) gol
Gasbarro (P) fuori
Rubin (A) gol

AMMONIZIONI: 34′ Bruccini (A), 35′ Hallfredsson (P), 67′ Casarini (A) 73′ Kresic (P), 79′ Hraiech (P), 106′ Mandorlini (P).

Tifosi grigi fuori dal “Moccagatta” durante la partita

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