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Alessandria

La siccità peggiora di giorno in giorno, Amag Reti Idriche: “Nell’immediato possiamo fare poco”

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ALESSANDRIA – La situazione è in netto peggioramento: i pozzi si stanno abbassando e la pioggia arriva troppo raramente e in quantità non certo sufficienti.

Siccità in Piemonte

La siccità è stata il tema principale delle ultime commissioni Sviluppo del Territorio e Sicurezza e Ambiente, volute soprattutto dal Movimento 5 Stelle e hanno visto l’intervento del dirigente di Amag Reti Idriche, Maurizio Fasciolo, il quale ha affermato che nel 2022 non furono riscontrati particolari problemi ad Alessandria, a parte qualche caso a Montecastello o Pietra Marazzi, mentre quest’anno la situazione si sta aggravando, con l’abbassamento dei pozzi nel circondario, fenomeno per il quale è ancora difficile valutare l’effetto.

Fasciolo ha comunque voluto sottolineare che, sì, la situazione non è rosea, ma i segnali non sono neanche così critici per Alessandria, mentre a Bergamasco, Oviglio, Carentino e Borgoratto la portata si è ridotta del 50% e se la situazione non migliorerà o, addirittura, peggiorerà sarà necessario provvedere alla fornitura di acqua.

Gli interventi previsti da Amag Reti Idriche sono tutti a lungo termine e si stima la loro conclusione non prima di tre o quattro anni. Fasciolo afferma che: “ci sono due progetti in pista: uno studio nella zona campo pozzi di Molinetto e uno a Predosa (ampliamento)” e continua: “A Predosa stiamo cercando di acquisire terreni. A Molinetto c’è uno studio preliminare e non abbiamo ancora verificato se c’è la disponibilità dei terreni. Amag Reti Idriche ha poi vinto il bando del Pnrr per il progetto volto a ridurre le perdite, con la ricerca delle fughe. La progettazione sarà ultimata entro maggio. Entro la fine di settembre saranno affidati i lavori che saranno completati entro la fine del 2025. Gli effetti benefici si avranno intorno a quel periodo“.

Secondo l’assessore Michelangelo Serra: “un problema, quello della siccità, che impatta dal punto di vista agricolo e socio economico. Arpa sta lavorando nell’analisi degli effetti metereologici e dell’impatto idrogeologico. La crisi idrica nasce nell’estate del 2021, una stagione calda con poche piogge. L’autunno e l’inverno successivi furono caldi e con precipitazioni sotto la soglia. Nel 2022 la situazione è peggiorata, con la quinta primavera più secca da 65 anni e la seconda estate più calda, battuta solo dal 2003. Le piogge sono state scarsissime e a fine settembre si registrò il record negativo storico della portata dei fiumi da sempre. L’ultimo inverno è stato estremamente siccitoso. Il livello pluviometrico ha registrato nell’Alessandrino un calo del 62% rispetto alla media. La falda acquifera primaria a Bosco Marengo è scesa da 13.2 metri a 23 metri di livello. Non pesca più acqua, deve andare più in profondità. Con meno piogge, poi, nel polo chimico la concentrazione di sostanze inquinanti aumenta. Questo cambiamento del sistema metereologico del Piemonte non ci mette in sicurezza da eventi straordinari e violenti. Dovremo riuscire a mitigare questa crisi con investimenti importanti da parte della Regione su sistemi di accumulo, casse laminazione e aree controllo dei flussi dei fiumi“.

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