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Alessandria

Anche il tartufo avrà un suo dna

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ALESSANDRIA – Anche il tartufo sarà schedato con un suo dna. È il progetto studiato da tre docenti dell’Università del Piemonte Orientale, Maurizio Aceto, Guido Lingua e Vito Rubino, per accertare l’esatto provenienza dei preziosi funghi ipogei e definirne così, la tracciabilità. Uno studio che vuole preservare il tartufo che nasce nelle colline del Monferrato e delle Langhe.

“E’ un passo avanti fondamentale per la filiera – ha commentato Vito Rubino, docente di diritto alimentare e dell’Unione Europea – grazie a questo studio sarà possibile individuare l’impronta digitale del territorio nel prodotto, attraverso la creazione di una banca dati del dna dei tartufi del Monferrato e l’analisi di microelementi chimici caratteristici delle tartufaie naturali della zona”. 

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